Una voce importante per capire le evoluzioni del mercato in questo anomalo biennio è quella di Gabriele Vogini, sales manager della divisione ciclistica della Scott.
«Uno dei mantra di questi mesi – esordisce – è che manca il prodotto, in realtà bisogna andare un po’ più a fondo in questa affermazione che non rispecchia la realtà».
– Qual è la realtà?
– Il prodotto c’è ed è disponibile in quantità superiore al passato. Il problema è che la richiesta è ancora più alta per cui a fronte di una crescita di offerta, la domanda resta ancora più alta.
– Resta il fatto che i negozianti lamentano la scarsità di biciclette.
– Noi stiamo consegnando e in quantità superiori al passato. Sicuramente le aziende ed i rivenditori che hanno pianificato meglio hanno meno disagi, ma resta il dato di fatto di una domanda altissima.
– Si lamenta in particolare il ritardo nella produzione dei gruppi.
– E’ vero. Gruppi e forcelle. Ma il problema è provocato dal fatto che le aziende che producono queste componenti sono relativamente poche e quindi la loro produzione, per quanto si possa incrementare, non riesce a soddisfare il fabbisogno delle tantissime aziende che producono biciclette.
– E’ una crescita inaspettata in queste dimensioni?
– Il trend di crescita è importante in tutto il mondo e non è un fenomeno di quest’anno, ma nel 2020 c’è stato un picco molto importante. Sono già da diversi anni che la richiesta cresce e le aziende più strutturate già da parecchi anni possono vantare un buon aumento del lavoro.
– Terrà?
– Sicuramente si. Grazie anche alle politiche di tanti governi nel mondo che spingono sempre di più verso l’attenzione per l’ambiente e la salute.
– Quanto durerà?
– Innanzitutto bisogna sottolineare che il bonus italiano ha contribuito, ma non è stato così determinante proprio perché questa crescita è mondiale. Noi immaginiamo che questa crescita aumenterà ancora.
– Ma non c’è il timore che la carenza di offerta finisca per deprimere la domanda?
– Forse il contrario. Paradossalmente più un prodotto è ricercato e più diventa oggetto del desiderio. No. Non credo ci sia questo rischio. E probabile però che la domanda finisca per assestarsi.
– Quando potrà accadere?
– Sono solo previsioni, ma penso che fino al 2022 non accadrà.
– Quali sono le tipologie più richieste?
– La richiesta è trasversale, ma diciamo che al momento la mtb in alluminio tra i 600 ed i mille euro, quella in carbonio tra i 1.500 ed i 1.800, la gravel tra gli ottocento ed i 1.500 trainano la richiesta.
– E la strada?
– Anche la strada cresce, anche se non vanta le stesse percentuali della mtb che si presta di più ad un pubblico che molto spesso non ha una grande conoscenza tecnica.
– E l’elettrico?
– L’elettrico è in forte espansione. Molto nel settore city bike.
Appare evidente anche della testimonianza del responsabile alle vendite della Scott che il settore della bicicletta sta attraversando un periodo di grande salute e la cosa è tanto più positiva se si considera che questo boom non è figlio di un entusiasmo contingente, ma la conseguenza di un progressivo cambiamento nelle abitudini della gente con un attenzione sempre maggiore per l’ambiente che ci circonda.
La prossima puntata con Paola Santini, marketing manager del Maglificio Santini, sarà pubblicata lunedì 14 dicembre.
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