INCHIESTA/Quale futuro dopo il virus? Le bici conquistano tanto spazio

Si conclude l'approfondita inchiesta del nostro sito quibicisport.it sul fututo delle aziende dopo il virus
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Il 2020 si è concluso sotto ottimi auspici per le aziende che lavorano nel settore della bicicletta. Il 2021 si annuncia molto promettente. La gente che utilizza la bicicletta per muoversi, per fare sport, per divertirsi aumenta esponenzialmente. Cresce al punto tale che anche quando ci sarà un prevedibile assestamento, il numero dei ciclisti sarà significativamente aumentato rispetto a prima della pandemia.
Questo è in sintesi il risultato di un’inchiesta particolarmente attenta a quanto la pandemia aveva provocato nel nostro mondo.

Quale futuro dopo il virus: l’ottima risposta dell’industria della bici alla pandemia

In verità, problemi ci sono stati. Alcuni gravi. Altri irrisolvibili, dinanzi a provvedimenti governativi che hanno dovuto tenere conto della tragedia che si è abbattuta sul mondo. Ma il settore ha saputo districarsi offrendo opportunità a quanti, anche senza la passione, si sono rivolti a questo veicolo per aggirare preoccupazioni e paure.
Il primo impatto, durante la fase più critica della pandemia, è stato sui rulli e sui ciclosimulatori. Non si poteva uscire di casa e quanti erano abituati a pedalare per non interrompere l’esercizio si sono adeguati ad un’attività indoor.
Poi, alle prime timide aperture, si è scoperto che l’unico modo per fare sport era, chiuse le palestre, chiuse le piscine, vietati gli sport di contatto, la bicicletta. Sono stati presi d’assalto i negozi da quanti ne erano privi, ma non è stato insignificante nemmeno la quantità di quanti hanno voluto approfittare della situazione per fare un upgrade rivolgendosi perciò a modelli importanti e, in molti casi, anche molto costosi. Si è venduto di tutto. Gravel. E-bike. Mountain bike. Bassa gamma. Alta gamma. L’importante era pedalare.

La rincorsa alle bici: la vittoria della mobilità sostenibile

La pandemia non mollava e si è diffusa la paura dell’utilizzo dei mezzi pubblici, possibile veicolo di trasmissione del virus. Il governo ha proposto un bonus per l’acquisto di bici. La richiesta è aumentata ancora.
Svuotati i magazzini, svuotate le vetrine. Finite le bici. Si è scatenata la ricerca dei componenti perché i telai molte aziende italiane erano anche in grado di produrseli da sole, ma mancavano i rifornimenti dall’Asia. Chi aveva ordinato biciclette complete ha patito un duro stop. Chi aveva il vantaggio di assemblare in Europa o in Italia ha potuto suggerire ai clienti allestimenti diversi riuscendo a consegnare lo stesso.
L’incremento ha toccato tutti i settori merceologici legati alla bicicletta. In un lampo le aziende hanno esaurito la produzione 2021. I negozi hanno accaparrato quanto potevano sapendo che la richiesta continuerà piuttosto intensa almeno nel primo semestre del 2021. Poi, dicono, si stabilizzerà, ma i numeri resteranno più alti e perciò la crescita diventerà stabile.
Ecco, al momento, il bilancio che si può registrare al termine dell’inchiesta sul futuro della bicicletta ai tempi del Corona Virus. La bicicletta continua a guadagnare spazio: è un veicolo di svago, rispettoso dell’ambiente, ed è in grado di favorire una sana pratica sportiva. Il virus ha fatto scoprire a molti le sue peculiarità ed ha consentito un ulteriore sua diffusione.
A questo punto la richiesta di sicurezza sulle strade si alza ancora più forte ed è su questo, più che sui bonus, che il Governo dovrà lavorare per incrementarne l’uso.

– Leggi la prima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?”

– Leggi la seconda puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Campagnolo

– Leggi la terza puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Fsa

–  Leggi la quarta puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Scott

 Leggi la quinta puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Santini

– Leggi la sesta puntata dell’inchiesta ”Quale futuro dopo il virus?” La voce di Alessia Piccolo

 Leggi la settima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Andrea Gastaldello (Wilier)

 Leggi l’ottava puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Cristiano de Rosa

 Leggi la nona puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Fausto Pinarello

 Leggi la decima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Schwalbe

Leggi la undicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Garmin e Tacx

Leggi la dodicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Shimano

Leggi la tredicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Colnago

Leggi la quattordicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Cannondale

Leggi la quindicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Prologo

Leggi la sedicesima puntata dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?” La voce di Sidi

– Leggi la puntata finale dell’inchiesta “Quale futuro dopo il virus?”