Alessandro Turci è il coordinatore della comunicazione in casa Colnago. Dopo il passaggio di proprietà di Ernesto Colnago è diventato l’interlocutore dell’azienda con il mondo esterno e la sua lunga esperienza in azienda ne fa un testimone particolarmente attento.
«Tutto sommato chiudiamo positivamente un anno che era partito male per quanto la pandemia ha portato – racconta – anche se nella nostra azienda l’attività di fatto non si è mai fermata completamente. Anche quando i negozi erano chiusi per il lockdown sono arrivati ordini che ci hanno permesso di mantenere sempre attiva l’azienda».
– Non sono molte le aziende rimaste attive…
– Noi siamo la Colnago. Ernesto Colnago ha costruito una realtà talmente forte e potente che trova nella gente un amore infinito. Il marchio è un valore aggiunto particolarmente apprezzato in tutto il mondo. La gente sa con quale amore e quanta passione queste biciclette vengono costruite. E pur non avendo più la proprietà, queste biciclette sono intrise di Ernesto, sono le sue creazioni.
– Cosa è successo alla fine del lockdown?
– Beh non è difficile comprendere come il lavoro sia ripartito in maniera impetuosa e parliamo di biciclette sopra i quattromila euro, visto che Colnago non produce nella bassa gamma. Credo che alla fine del 2020 non solo sia stato confermato il fatturato dell’anno prima, ma si possa parlare di un buon segno positivo.
– Avete svuotato i magazzini…
– Certamente abbiamo cercato di accontentare nel più breve tempo possibile la nostra clientela.
– Avete avuto anche voi il problema del rifornimento?
– Certamente esiste un problema di approvvigionamento sui componenti e sugli accessori. Purtroppo dopo un lungo stop i rifornimenti sono ricominciati, ma con il contagocce. Questo indiscutibilmente incide sulla produzione e sulla consegna delle biciclette complete.
– Bisogna aspettare molto per ricevere una bici?
– Per quanto riguarda il modello C64 è ancora interamente fatto a Cambiago e non abbiamo problemi sulle consegne, siamo abbastanza indipendenti nella produzione. Qualche ritardo, ma niente di trascendentale. Per i modelli invece che aspettano parti dall’Oriente i tempi di attesa si allungano.
– Cosa succederà nel 2021?
– Pensiamo che questa grossa spinta continuerà. Non dimentichiamo che la Colnago ha vinto il Tour de France in maniera entusiasmante ed anche questo successo ha dato una spinta ulteriore ad un marchio che ha fatto la storia. Continuiamo a ricevere un sacco di ordini…
– In che tempi si potrà tornare ad una normalità?
– E’ impossibile dirlo perché dipende da una quantità di fattori molti dei quali sono indipendenti dalla nostra volontà e anche dal nostro Paese. Chi può dire quando la produzione e la circolazione delle merci sarà normalizzata?
– Cosa dite ai vostri clienti?
– Diciamo di avere pazienza. Molti, delusi da quanto si sentono dire dal negoziante, chiamano direttamente noi per avere conferma di quanto gli è stato detto. Ce la mettiamo tutta per soddisfare i nostri clienti, ma purtroppo ci sono cose che non dipendono da noi.
– Il trend continuerà?
– Sicuramente nel primo semestre ci sarà ancora una richiesta molto elevata, poi bisognerà vedere cosa succederà.
La prossima puntata con Cannondale sarà pubblicata il 4 gennaio
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