Jumbo-Visma, un weekend di ciclismo totale sognando un’altra stagione da record

La Jumbo-Visma festeggia la vittoria della cronosquadre alla Vuelta di Spagna 2022 (foto: A.S.O./Antonio Bauxali/Photo Gomez Sport/Sprint Cycling)
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«Perché provare a conquistare un leone a luglio quando puoi vincere un asino oggi…» recitava un grande striscione apparso ieri sulle strade della Kuurne-Bruxelles-Kuurne. I tifosi belgi si riferivano ai peluches che ricevono rispettivamente un vincitore di tappa al Tour de France e il primo classificato della KBK. Un trofeo, quello della semiclassica del Nord, che ha origine dal soprannome degli abitanti di Kuurne: “ezels”, asini. La tradizione racconta che erano dei coltivatori di ortaggi e partivano tutte le mattina all’alba su carri trainati dagli asini verso i mercati delle grandi città. Al raglio dei somari i cittadini, ancora addormentati, esclamavano: «Arrivano di nuovo quegli asini di Kuurne!». E così il soprannome è rimasto.

Ieri il peluche d’asino è finito nelle mani di Tiesj Benoot e la sensazione è che a luglio la sua squadra, la Jumbo-Visma, possa collezionare anche un bel po’ di leoncini. Ma è ancora presto per pensarci: davanti c’è una campagna del Nord tutta da vivere e sulla quale “i calabroni” (per passare dai mammiferi agli insetti) hanno posto già la prima ipoteca. La doppietta firmata Benoot-Van Hooydonck ha seguito l’assolo del giorno precedente di Dylan van Baarle alla Omloop Het Nieuwsblad, con Cristophe Laporte terzo. In questo primo weekend di stagione sulle pietre la formazione olandese ha mostrato un’armonia, una lucidità tattica e una potenza spiazzante. Padroni della corsa, ne hanno preso in mano le redini dal chilometro zero al traguardo, consolidando l’ulteriore salto di qualità compiuto la scorsa stagione. È il ciclismo totale voluto dall’ex general manager Richard Plugge: esaltare il valore della squadra e dimostrare di saper vincere su qualsiasi terreno e con ogni corridore. In questo fine settimana l’hanno fatto, eguagliando il primato detenuto finora solamente da un’altra squadra olandese: la Panasonic degli anni ’80. Gli unici infatti, prima della Jumbo-Visma, a piazzare una doppietta nella Kuurne-Bruxelles-Kuurne con Jos Lammertink e Walter Planckaert nel 1984. Sempre la Panasonic in quell’anno il giorno prima si aggiudicò anche la OHN, prima che il bis riuscì nel 2019 solo alla Quick-Step. Da ieri anche la Jumbo fa parte del club.

In una settimana densa di gare, la squadra guidata da Merijn Zeeman ha ottenuto sei vittorie in tre giorni. Mentre in Belgio inauguravano al meglio le classiche, in Spagna Jonas Vingegaard faceva fuoco e fiamme alla O Gran Camiño vincendo tutte e tre le tappe disputate, conquistando la classifica generale. Tutto al debutto stagionale, tutto per rispondere ai numerosi squilli di Tadej Pogacar. La forza della Jumbo-Visma risiede nel fatto che in queste sei vittorie quattro volte un altro giallonero è salito sul podio. In Spagna l’ha fatto Rohan Dennis nella cronometro finale (secondo) e Attila Valter nella terza frazione (terzo). E il bello deve arrivare, dato che in strada non sono ancora scesi due pezzi da novanta come Wout van Aert e Primoz Roglic. Il primo debutterà il 6 marzo alla Tirreno-Adriatico, il secondo più tardi, il 20 marzo, al Giro di Catalogna.

Che siano corse di un giorno o a tappe, la Jumbo-Visma è pronta a disputare una stagione superlativa. Tra leader inossidabili, mine vanganti come gli stessi Benoot, Laporte, Dennis, Van Hooydonck ma anche Edoardo Affini, Jan Tratnik, e talenti in rampa di lancio, vedi Thomas Gloag, Tobias Foss, Attila Valter, Olav Kooij. Sono dodici anni consecutivi che la Soudal Quick-Step è la squadra più vincente del World Tour. Lo scorso anno la sfida è stata davvero agguerrita, con la grande rimonta della formazione belga nella seconda parte di stagione dopo una cattiva primavera. 49 vittorie per la squadra di Patrick Lefevere, solamente una in più di Jumbo-Visma e UAE Team Emirates.