Ed eccoci qui con il percorso ufficiale del Tour de France 2026, che ancora una volta presenterà la sfida eterna tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, giunti all’atto numero sei. Si parte, come già confermato nelle scorse settimane, dalla Spagna, o più precisamente da Barcellona, capitale della Comunità autonoma della Catalogna.
Sarà il terzo Grand Départ spagnolo che segue San Sebastian del 1992 e Bilbao del 2023. In realtà Barcellona ha già ospitato il Tour in tre occasioni nel 1957, nel 1965 e nel 2009, ma solo come città di tappa.
Il Tour de France 2026 partirà da Barcellona con una cronosquadre. Sono state svelate le prime due tappe della 113ª edizione e la partenza della terza. La cronometro a squadre non appariva alla Grande Boucle dal 2019 a Bruxelles. “Ci sono state molte cronometro individuali il primo giorno, ma mai una a squadre”, ha detto il direttore del Tour, Christian Prudhomme.

Il percorso della crono, di 19,7 km, si dipana interamente a Barcellona, con partenza sul mare, un passaggio ai piedi della Sagrada Familia e un finale in salita: prima il mitico Montjuic (1,1 km a 5,1%) poi la rampa dello Stadio Olimpico (800 m a 7%), dove ci sarà il traguardo e conosceremo il nome della prima maglia gialla.
La seconda tappa porterà il gruppo da Tarragona (mai nella sua storia il Tour de France è stato così a sud) ancora a Barcellona dopo aver percorso la costa. Circuito finale lungo 12 chilometri con ancora due salite: quella del Castello di Montjuïc (1,6 km con una pendenza media del 9,3%) e ancora la rampa dello Stadio Olimpico prima del traguardo in fondo a 178 km.
Terza tappa in direzione Francia con partenza a Granollers e si va sui Pirenei per questa prima intensa settimana. Arrivi a Les Angles, Foix, Pau e Gavarnie-Gèdre con tantissime montagne che saranno protagoniste e ci aiuteranno a delineare quelle che sono le forze in campo.
Poi si inizierà a salire verso nord, puntando al Massiccio Centrale. Spazio per i velocisti a Bordeaux e Bergerac, mentre i finisseur e gli uomini da fuga potranno dire la loro a Ussel e Le Lioran con tre Gpm tra cui il Puy Mary. E ancora gli arrivi di Nevers e Chalon-sur-Saone. Si tornerà a salire a Belfort e Le Markstein (con Grand Ballon e Ballon d’Alsace) prima del gran finale sulle Alpi.
Terza settimana davvero dura sulle Alpi Francesi. Plateau de Solaison, con 4.000 metri di dislivello e la Croisette, anticiperà la cronometro individuale da Evian-les-Bains a Thonon-les-Bains sicuramente non per specialisti, ma poi ecco gli arrivi di Voiron, Orcieres-Merlette e il doppio Alpe d’Huez che deciderà le sorti della maglia gialla nella diciannovesima (solo 128 km ma 4 Gpm) e ventesima tappa (171 km con 5.600 metri di dislivello con Croix de Fer, Telegraphe, Galibier e Sarenne) da due versanti diversi prima del volo per Parigi.
















