INCHIESTA CICLISMO FEMMINILE – Elisa Balsamo: «Il movimento fa passi da gigante, ci sono tanti tifosi, sosteniamolo»

Elisa Balsamo
Elisa Balsamo sul podio dell'ultima tappa della Challenge By La Vuelta (foto: A.S.O./Baixauli Studio©)
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Elisa Balsamo ha ben chiaro un concetto: nel ciclismo, anche se vince uno solo, la squadra marca la differenza e per fare bene le cose bisogna realizzarle insieme, in spinta sui pedali tutti verso la stessa direzione. Domenica scorsa, sulle strade della Ceratizit Challenge by La Vuelta la 22enne originaria di Cuneo e campionessa d’Europa U23 ad Agosto a Plouay, ha conquistato una grandissima vittoria nella terza e ultima tappa con arrivo a Madrid: volata imperiale per arrivare leggera come una nuvola agli Europei su pista di Plovdiv, in Bulgaria dove Elisa Balsamo difenderà i colori azzurri della nazionale e del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, del quale fa parte. Quibicisport.it l’ha intervistata per comprendere le sue sensazioni su questo 2020 e sul futuro con il sogno olimpico alla finestra. E, in particolare, con un focus sull’inchiesta della Cyclists’ Alliance sul ciclismo femminile. Una Elisa Balsamo a tuttotondo, alla quarta stagione con la Valcar Travel & Service BMP e un futuro tutto da scrivere.

Elisa, una stagione compressa e intensa. Traccia un bilancio

«Per me è stata una stagione positiva e l’abbiamo conclusa nel migliore dei modi alla Challenge By La Vuelta. Una vittoria bellissima e suggestiva a Madrid. Sono contenta per me, ma anche per tutte le compagne, lo staff, gli sponsor di essere riuscita a vincere».

Com’è l’ambiente agli Europei in Bulgaria?

«Per ora abbastanza sereno. Ovviamente rispettiamo tutti le regole e le linee guida che ci vengono dette per la prevenzione nei confronti del virus. Per il resto comunque la situazione è abbastanza tranquilla».

Quarta stagione da professionista alla Valcar Travel & Service-BPM: qual è stata la soddisfazione più grande e come ti sei trovata finora con le tue compagne di squadra?

«Sono alla Valcar Travel & Service-BPM già dalla categoria Junior e mi hanno accompagnata al salto di categoria. Abbiamo realizzato una crescita progressiva insieme e quindi ogni anno siamo migliorati sempre di più e sicuramente portare a casa una vittoria World Tour quest’anno è stata davvero molto gratificante per tutti».

Raccontaci la tua storia d’amore con il ciclismo

«Ho iniziato da piccolina. Vedevo questa bicicletta appesa nel negozio di un amico del mio papà e il giorno che sono riuscita ad arrivare con i piedi per terra me l’hanno lasciata portare a casa. E da lì in poi non ho più smesso ed è diventata la mia più grande passione».

Gli obiettivi del 2021?

«Sicuramente il principale obiettivo sarà quello di partecipare alle Olimpiadi su pista a Tokyo. Quindi penso che la mia stagione sarà incentrata su questo obiettivo, tralasciando un pochino la strada».

Cosa pensi dell’inchiesta sullo stato attuale del ciclismo femminile, visto che sei nell’ambiente da diversi anni?

«Io direi che il ciclismo femminile sta facendo dei passi in avanti davvero giganteschi. Purtroppo ci sono ancora delle situazioni davvero particolari come quelle denunciate dalla Cyclists’ Alliance e la speranza ovviamente è quella che ogni anno ci siano dei miglioramenti. Anche l’UCI adesso ha avviato questa riforma e credo che quest’anno sia stata ostacolata molto da questa situazione del Coronavirus, perché indubbiamente anche le squadre più grandi, anche nel maschile, ne hanno risentito dal punto di vista economico. È stato un anno un po’ difficile per tutti. La speranza è comunque che la situazione continui a migliorare, perché noi di impegno ce ne mettiamo moltissimo e tutte le persone che lavorano con noi, tutti gli sponsor che hanno deciso di investire nel Femminile sono davvero molto decisi a continuare sulla loro linea e a crescere sempre di più. Quindi io sono fiduciosa sul fatto che queste situazioni, nel giro di pochi anni, non esistano più nel ciclismo femminile».

Quindi cerchiamo di lavorare tutti uniti per il ciclismo femminile.

«Assolutamente, anche perché ci sono sempre più tifosi del ciclismo femminile. Ormai è uno sport conosciuto e abbiamo assolutamente tantissimi sostenitori. Non vedo davvero perché questa linea di progresso non dovrebbe continuare, soprattutto in Italia dove, in quanto a risultati, le soddisfazioni sono numerose».

– Leggi la prima puntata dell’inchiesta nel ciclismo femminile

– Leggi la seconda puntata dell’inchiesta nel ciclismo femminile con Giorgia Bronzini

– Leggi la quarta puntata dell’inchiesta sul ciclismo femminile con Marta Bastianelli

– Leggi la quinta puntata dell’inchiesta nel ciclismo femminile con Alessandra Cappellotto