IL LOMBARDIA 2023 / Tripletta consecutiva per Pogacar, come Binda e Coppi! Secondo un grande Bagioli, terzo Roglic

Pogacar
Tadej Pogacar a braccia alzate sul traguardo di Bergamo al Il Lombardia 2023 (credit: D'Alberto/LaPresse)
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Tadej Pogacar conquista il terzo Lombardia consecutivo, come solo Binda e Coppi avevano saputo fare. E’ scappato nella discesa del Ganda e non l’hanno più rivisto. Secondo Bagioli, come Masnada due anni fa. Terzo Roglic. Poi seguono Vlasov, Simon Yates, Adam Yates, Rodriguez e Carapaz. Nono Evenepoel, comunque battagliero, e decimo Kron.

16.39: Secondo un grandissimo Andrea Bagioli, terzo Roglic, quarto Vlasov.

16.38: TRIONFA TADEJ POGACAR! PER LUI TRIPLETTA CONSECUTIVA COME BINDA E COPPI!

16.35: Due all’arrivo, a Pogacar basta gestirsi e sarà tripletta. Dietro, pagano Roglic e Carapaz.

16.32: Per Pogacar manca solo Colle Aperto, ormai la vittoria sembra alla sua portata! Inseguitori ad un minuto scarso. Quattro all’arrivo.

16.28: Sei chilometri alla fine, cinquanta secondi il vantaggio di Pogacar.

16.25: Meno di nove chilometri all’arrivo di Bergamo, manca solo lo strappo di Colle Aperto: 1,3 chilometri al 7,1 per cento di media.

16.23: Caduta di Hirschi, che si arrota con Evenepoel senza che il belga abbia colpa.

16.22: Undici all’arrivo, Pogacar lamenta i crampi!

16.16: Meno 17 alla fine, Pogacar in discesa viene giù benissimo. Trenta secondi sugli stessi inseguitori.

16.11: I sei non guadagnano, anche perché non collaborano come dovrebbero. C’è Bagioli e c’è anche un compagno di Pogacar, Adam Yates, che rimane sulle ruote.

16.06: Alle spalle dello sloveno sono in sei: i due Yates, Rodriguez, Bagioli, Vlasov e Roglic.

16.04: Venticinque secondi per Pogacar, da solo al comando.

16.02: In discesa attacca Pogacar, inseguono Vlasov, Roglic, Bagioli e Yates.

15.59: In difficoltà Carapaz, ma i quattro dovrebbero rientrare su Vlasov e Pogacar.

15.57: Vlasov e Pogacar collaborano, Roglic guida l’inseguimento con Carapaz, Rodriguez, Bagioli e Simon Yates.

15.56: Vlasov rientra sullo sloveno, Carapaz guida gli inseguitori.

15.55: 33 all’arrivo, attacca Pogacar!

15.51: Pogacar e Roglic inseguono a dieci secondi un gruppetto formato da Bagioli, Harper, Simon e Adam Yates, Woods, Carapaz, Masnada e Vlasov.

15.49: Sui migliori rientra anche Fausto Masnada.

15.48: 35 all’arrivo. Davanti Rodriguez, Adam Yates, Bagioli, Roglic, Pogacar, Carapaz, Vlasov, Woods e Simon Yates.

15.47: Bagioli davanti coi big, il suo leader Evenepoel fuori dai giochi.

15.44: Evenepoel non rimane coi migliori, Alaphilippe lo scorta. Pogacar e Roglic insieme, ripreso Healy.

15.42: Attaccano Adam Yates e Alaphilippe, in gruppo ora tira Valter per la Jumbo.

15.40: Healy da solo al comando, mancano 39 chilometri alla fine.

15.38: Trenta secondi per Healy e Marcellusi, in testa al gruppo a 30″ Ulissi e Majka.

15.35: 41 chilometri. Marcellusi e Healy, con un minuto di vantaggio sul gruppo, imboccano il Passo di Ganda.

L’ultimo irlandese a vincere il Lombardia è stato Daniel Martin nel 2014.

15.29: Healy continua nella sua marcia con Marcellusi a ruota. Mancano 47 chilometri alla fine, il Ganda è sempre più vicino, il ritardo del gruppo è superiore al minuto.

15.23: Mancano cinquanta chilometri all’arrivo. Tra poco i corridori imboccheranno la salita decisiva, il Passo di Ganda, 9,3 chilometri al 7,1 per cento di pendenza media. In testa continuano ad esserci Marcellusi e Healy, con 55 secondi sul gruppo.

15.17: Nel tratto di discesa, Marcellusi e Healy si avvantaggiano. Il gruppo insegue a 45 secondi.

15.15: Sessanta al traguardo. I primi sono nella discesa dopo lo scollinamento di Zambla Alta. Davanti ci sono Healy, Marcellusi, Tolio, Onley e Prodhomme.

15.11: 63 alla fine, caduta: a terra Carapaz, Chaves, Landa e Fuglsang. Lo spagnolo della Bahrain è il più dolorante.

Anche il Giro, quest’anno, è arrivato a Bergamo. Tappa numero quindici, esultarono i fuggitivi: vinse McNulty battendo in volata proprio Healy, terzo un sorprendente Marco Frigo.

15.08: 64 all’arrivo, si staccano Buchmann e Dunbar.

15.05: Occhio a Ben Healy: in testa con gli altri otto, adesso ha 1’15” di vantaggio sul gruppo. Se lo lasciano andare, rischiano grosso.

15.02: Nove in testa: Healy, Onley, Ourselin, Tolio, Marcellusi, Prodhomme, Battistella, Geschke e Bais.

15.00: Meno di settanta chilometri all’arrivo, si transita da Zambla, il gruppo è a 55 secondi.

14.55: Il gruppo, guidato dalla Jumbo, è ora a 35 secondi.

14.53: Geschke si stacca dalla fuga, Healy rientra sui primi ed è ora al comando.

14.50: Frattura del femore per Bax della Uae, ritiratosi in precedenza. Healy sta per rientrare sui primi, gruppo guidato dai Jumbo-Visma a poco più di trenta secondi.

14.48: Crocetta alle spalle. Falsopiano e discesa, ma solo per pochi chilometri: poi c’è subito Zambla Alta.

14.46: Healy a meno di trenta secondi dai battistrada. Nei prossimi chilometri li riprenderà, probabilmente proseguendo nella sua azione. Con che scopo?

14.44: Sette uomini al comando: Prodhomme, Battistella, Geschke, Bais, Marcellusi, Tolio e Ourselin. Nel gruppo, invece, si stacca Formolo.

14.40: Inesorabile Ben Healy, che sta riprendendo tutti i fuggitivi con Onley alla sua ruota.

14.39: Conci perde contatto dalla fuga.

14.37: Ottanta chilometri alla fine. Mas si ritira, in testa al gruppo Jumbo e Uae. I contrattaccanti a circa un minuto dai fuggitivi al comando da stamattina.

14.36: Dietro rispondono Ulissi della Uae, Valter della Jumbo-Visma, Van Wilder della Soudal, Harper della Jayco.

14.32: Escono dal gruppo Onley della Dsm e Healy della Ef. Attenzione all’irlandese…

14.26: Al comando in dieci: Conci, Battistella, Geschke, Bais, Marcellusi, Tolio, Swift, Hellemose, Ourselin e Brun.

14.24: Dalla fuga si stacca De Gendt, gli attaccanti perdono pezzi. Il gruppo rimonta. Ganna fora di nuovo.

14.22: In testa al gruppo, adesso, c’è Andrea Piccolo. Tra i fuggitivi si stacca Malecki.

14.20: Inizia il Passo della Crocetta, 11,6 chilometri al 5,8 per cento di pendenza media.

14.18: I fuggitivi rimangono quindici: Eriksson viene ripreso dal gruppo, ora distante 2’30” dai fuggitivi.

14.11: Evenepoel, fermatosi a bordo strada per un attimo, sta rientrando in gruppo scortato da Cattaneo e dai suoi uomini.

14.07: Cambio di bicicletta per Filippo Ganna. La Ineos oggi non è stata molto fortunata.

14.05: A cento chilometri dalla fine, il vantaggio dei sedici fuggitivi ammonta a un minuto e mezzo.

13.59: Niente da fare per Mas, rincuorato da Pellaud: oggi è in giornata no.

13.57: Berbenno alle spalle, ora discesa veloce e non troppo impegnativa. Dopodiché, Valle Brembana e doppia ascesa importante: Crocetta e Zambla Alta. Si avvicinano i chilometri decisivi.

13.51: Sul Berbenno, la Soudal imprime un ritmo elevatissimo. Ne paga le conseguenze, a sorpresa, Enric Mas, che accusa alcuni secondi di ritardo.

13.48: Difficoltà per Lenny Martinez, il più giovane al via.

13.47: 113 chilometri all’arrivo, fuggitivi e gruppo sul Berbenno. In testa al plotone spuntano gli uomini della Soudal di Remco Evenepoel.

13.42: Ancora un’altra foratura per un Ineos: stavolta tocca a Swift, uno degli attaccanti. Ganna e Sivakov, intanto, rientrano in gruppo.

13.40: Inizia il Berbenno per i fuggitivi, 6,9 chilometri al cinque per cento. Ganna sta lavorando per riportare dentro Sivakov, i due sono distanti poco meno di un minuto dal gruppo dei migliori.

13.38: Brun ripreso dagli ex compagni di fuga: di nuovo in sedici al comando, con 2’20” sul gruppo.

13.37: Passato il chilometro 119: siamo a metà gara, si entra così nella seconda parte, la più dura.

13.35: In discesa ha preso qualche secondo di vantaggio Nils Brun, svizzero della Tudor, che si trova così momentaneamente in testa alla gara.

13.33: Foratura per Filippo Ganna, che riparte.

Nel plotone c’è un corridore che al Lombardia arrivò terzo addirittura quindici anni fa: Rigoberto Uran, era il 2008, nel giorno del terzo trionfo di Cunego. Sarebbe arrivato sul gradino più basso del podio in altre due occasioni: nel 2012 e nel 2016.

13.26: In testa al gruppo cambia la cromatura: non solo Ef e Jumbo, ma anche la Soudal di Evenepoel e la Ag2r-Citroen, verosimilmente per O’Connor e Gall.

13.21: Per la prima volta dopo tanti chilometri, il vantaggio dei battistrada scende sotto i tre minuti.

Il primo a vincere il Lombardia col traguardo posto a Bergamo fu un italiano: Gianni Faresin, attuale direttore sportivo della Zalf, che nel 1995 arrivò da solo anticipando Nardello e Bartoli.

13.14: Nonostante un’andatura non proibitiva, il gruppo comincia a perdere pezzi. Tra i corridori che si staccano ci sono Andrea Pasqualon e Niccolò Bonifazio.

13.11: Il drappello dei fuggitivi transita in cima alla Roncola.

13.10: Dopo 102 chilometri e due ore e mezzo di gara, la velocità media si attesta sui 41,2 chilometri orari.

13.06: Mancano 138 chilometri all’arrivo, tre minuti il vantaggio dei battistrada. Ancora sedici unità al comando.

La presenza di un uomo della Ef in testa al gruppo non è casuale. Uran e Chaves sono due corridori esperti e adatti al percorso di oggi, Healy è una mina vagante, Carapaz forse l’outsider principale, visto il secondo posto alla Tre Valli Varesine.

12.56: La Roncola è una salita vera: 7,5 chilometri al 7,3 per cento di pendenza media.

12.50: Partita la Roncola, c’è tantissima gente sulla strada. Lavorone in testa al gruppo sempre degli stessi corridori: gli uomini della Jumbo-Visma e quelli della Ef stanno collaborando.

12.48: Mancano 3 km all’attacco della Roncola. In salita vedremo come sta Remco Evenepoel: vi ricordiamo che il belga è stato coinvolto in una caduta dopo una ventina di chilometri e ha sbattuto il ginocchio.

Il vantaggio dei sedici fuggitivi è sempre sui quattro minuti, secondo più secondo meno.

12.45: In attesa della Roncola, torniamo su Thibaut Pinot. Che ha detto che sa già quale sarà la prima cosa che farà da ex corridore: venderà i rulli.

Intanto Marc Madiot ha raccontato ancora una volta del suo pupillo, e la sintesi delle sue parole ricorda uno striscione che i tifosi della Roma avevano pensato per l’addio di Totti: «Speravo de morì prima».

12.42: Filippo Zana ha parlato con il nostro Emanuele Peri alla partenza da Como, e ha detto che si aspetta molto da questa giornata. Anche se il capitano della Jayco AlUla è Simon Yates.

12.38: Ha corso un rischio davvero grosso Tobias Bayer, uno degli uomini in fuga. L’austriaco per poco non finiva su una macchina dell’organizzazione in discesa. Fortunatamente è riuscito a frenare.

Gli italiani della fuga sono Mattia Bais, Samuele Battistella, Nicolò Buratti, Nicola Conci e Martin Marcellusi.

12.33: Nello strappo che porta alla Roncola, il ritmo in gruppo lo fanno ancora Jumbo-Visma e Ef.

Oltre 4 minuti il vantaggio della fuga, che ha in Buratti l’uomo più giovane.

Un altro che ha una discreta condizione è Richard Carapaz, che ha pochissima esperienza nelle Monumento ma è un vero cecchino: quando l’appuntamento conta difficilmente lo sbaglia.

12.30: La prossima è la salita della Roncola: 7.5 km, al 7.3%, con tratti che arrivano fino al 17%.

Nella UAE c’è anche uno dei corridori più in forma di questo finale di stagione, lo svizzero Marc Hirschi.

12.27: Antonio Tiberi è pronto a correre da capitano della Bahrain-Victorious, lo ha detto a Michela Vair alla partenza di Como.

12.23: La Ef sta aiutando la Jumbo-Visma in testa al gruppo, allungatissimo. Mancano 163 km al traguardo di Bergamo. E proprio a Bergamo, sulla Boccola, i tifosi del Virage Pinot, la curva del corridore transalpino, aspettano gli ultimi chilometri della carriera del loro eroe. Che ha amato più di tutte proprio questa corsa. Leggete quello che ha detto il campione francese alla vigilia in una bella intervista rilasciata all’Equipe.

12.19: In questo momento il gruppo è a quasi 4 minuti. Si costeggia la meraviglia del lago di Como, in una giornata davvero splendida.

Lo scorso anno, il primo italiano all’arrivo fu Andrea Piccolo della Ef, undicesimo. Chi sarà, invece, il miglior azzurro oggi?

Che gara dobbiamo aspettarci dal nostro tricolore, Simone Velasco? Leggete cos’ha detto al nostro Emanuele Peri.

11.58: Il ritardo del gruppo dei migliori scende: adesso è di poco superiore ai tre minuti.

11.53: Il gruppo è guidato dalla Jumbo-Visma e sotto l’impulso degli olandesi il serpentone si allunga sempre di più. Attenzione alle cadute e alle spaccature.

11.51: Caduto Martin della Cofidis, che cambia la bici e riparte.

11.47: Il vantaggio dei sedici battistrada sul gruppo dei migliori si attesta sui quattro minuti.

Tra gli attaccanti, con la maglia della Bahrain-Victorious, c’è anche Nicolò Buratti, neoprofessionista e vincitore del Prestigio Bicisport lo scorso anno.

Curiosità: settima partecipazione al Lombardia per Thomas De Gendt, il fuggitivo di maggior prestigio di oggi, che tuttavia non ha mai portato a termine la classica delle foglie morte.

11.38: Il primo a transitare in cima al Ghisallo è Samuele Battistella dell’Astana.

L’ultimo italiano a vincere il Lombardia è stato Vincenzo Nibali nel 2017. L’ultimo a salire sul podio, invece, Fausto Masnada nel 2021: secondo alle spalle di Pogacar.

11.34: A duecento chilometri dall’arrivo, i due drappelli si ricongiungono. Ricordiamo i nomi: Prodhomme, Battistella, Buratti, Geschke, Bais, Hellemose, Malecky, De Gendt, Bayer, Conci, Marcellusi, Tolio, Swift, Ourselin, Eriksson e Brun.

Non perdetevi il punto dei nostri inviati al Lombardia, Luca Neri ed Emanuele Peri.

Pogacar potrebbe vincere il terzo Lombardia consecutivo. L’ultimo a riuscirci? Fausto Coppi, che ne vinse quattro di fila tra il 1946 e il 1949. Soltanto sei corridori, invece, ne hanno vinti tre: Pélissier, Girardengo, Belloni, Bartali, Kelly e Cunego.

11.25: Mentre i due drappelli al comando aspettano di ricompattarsi, il gruppo viene segnalato ad oltre quattro minuti.

11.22: Aleotti ed Evenepoel tornano in gruppo.

11.21: Il drappello di testa comincia il Ghisallo: 8,8 chilometri al 3,9 per cento.

11.19: Intanto si ritira Bax della Uae, anche lui finito a terra con Evenepoel.

11.17: Mancano 210 chilometri all’arrivo. Tra gli inseguitori e il gruppo ancora pochi secondi. Evenepoel, dolorante, dovrebbe tuttavia riuscire a rientrare senza grossi problemi sul plotone. Restano da valutare le sue condizioni. Con lui a terra anche Hindley e Aleotti.

11.15: Contrattaccanti che non si arrendono: sono Conci e Bayer della Alpecin, Tolio e Marcellusi della Green Project, Swift della Ineos e Brun della Tudor. Hanno circa un minuto dai primi.

11.11: Caduto Evenepoel! Il belga, dolorante ad un ginocchio, prova a ripartire, ma sarà dura.

11.10: Ecco i componenti del gruppo di testa: Prodhomme della Ag2r-Citroen, Battistella dell’Astana, Buratti della Bahrain-Victorious, Geschke della Cofidis, Mattia Bais della Eolo, De Gendt della Lotto, Hellemose della Lidl-Trek, Malecki della Q36.5, Ourselin della TotalEnergies, Eriksson della Tudor.

11.01: Tra gli inseguitori dei battistrada c’è anche Filippo Ganna, con la situazione ancora molto fluida.

10.53: Il gruppo è distante circa cinquanta secondi. Resta da capire adesso come si compatteranno gli uomini davanti, adesso divisi in più drappelli.

10.52: Adesso si fraziona anche il primo gruppo. Si avvantaggiano in quattro, ci sono De Gendt e Battistella.

10.51: La fuga non è ancora del tutto andata. Alle spalle del primo gruppo quattro inseguitori provano a rientrare. Servirà ancora qualche minuto.

10.46: In quindici corridori con un leggero vantaggio. Forse troppi?

10.42: Via! Parte l’edizione 117 del Lombardia. Scattano subito alcuni corridori, tra cui

Curiosità: la TotalEnergies è l’unica squadra al via che schiera sette corridori su sette della stessa nazionalità, tutti francesi. Il capitano sarà Pierre Latour, miglior giovane al Tour del 2018 e vincitore di una tappa alla Vuelta nel 2016.

10.26: Il gruppo si muove verso il chilometro zero. Giornata stupenda e tanto pubblico al via.

Il gruppo, poco prima di partire, celebra Thibaut Pinot, che fa fatica a trattenere le lacrime. Trentatré vittorie in carriera, si stima che sul percorso oggi ci saranno circa 2.000 suoi tifosi.

Il corridore più maturo al via, invece, è Imanol Erviti, spagnolo nato il 15 novembre del 1983 e da una vita alla Movistar. Il primo Lombardia lo ha affrontato (e portato a termine) nel 2007: quell’anno, per la seconda volta, vinse Damiano Cunego.

Il corridore più giovane al via è Lenny Martinez, enfant prodige del ciclismo francese e della Groupama-Fdj, nato l’11 luglio del 2003. Figlio dell’ex biker Miguel, alla Vuelta ha vestito la maglia rossa per per due giorni: è diventato così il leader più giovane di sempre della corsa a tappe spagnola.

Gli italiani al via sono 43. Peccato per l’assenza di Giulio Ciccone, caduto malamente alla Tre Valli Varesine. Suggestiva la presenza di Filippo Ganna. Alcuni, invece, hanno lecitamente ambizioni di risultato, quantomeno di un bel piazzamento: Filippo Zana della Jayco AlUla, Andrea Bagioli della Soudal-Quick Step, Antonio Tiberi della Bahrain-Victorious, Lorenzo Fortunato della Eolo-Kometa, Simone Velasco dell’Astana.

E’ un finale di stagione caratterizzato dai grandi addii. Dopo quello di Peter Sagan al Tour de Vendée di domenica scorsa, oggi saluterà il gruppo Thibaut Pinot (leggi qui quello che ha detto ieri a L’Equipe). Domani, alla Parigi-Tours, toccherà invece a Greg Van Avermaet.

Ricordiamo che la corsa scatterà da Como alle 10 e 35. Al via ci sono venticinque squadre, diciotto World Tour e sette Professional, composte da sette corridori l’una. Il conto è presto fatto: i corridori che parteciperanno al Lombardia sono 175.

Non ha dubbi, invece, Giuseppe Martinelli, storico direttore sportivo dell’Astana: la formazione kazaka ha in David de la Cruz e nel tricolore Simone Velasco i due uomini di punta. Lo ha detto all’altro nostro inviato sulle strade del Lombardia, Emanuele Peri.

Come si muoverà la Uae Emirates? Cosa si aspettano gli emiratini dalle altre formazioni? E cosa, invece, dobbiamo attenderci noi da Pogacar nel 2024, a pochi giorni dalla presentazione del Giro e del Tour? Sentite cosa ha detto Mauro Gianetti, team manager della squadra, al nostro inviato Luca Neri.

Al via sono presenti cinque corridori che il Lombardia lo hanno già vinto. Nella Ef c’è Esteban Chaves, trionfatore nel 2016 ai danni di Diego Rosa. Nella Groupama-Fdj c’è Thibaut Pinot, splendido vincitore nel 2018, all’ultima corsa della carriera. Nella Lidl-Trek abbiamo Bauke Mollema, che alzò le braccia al cielo nel 2019. Nel 2020, invece, nell’edizione ferragostana caratterizzata dal bruttissimo incidente di cui rimase vittima Remco Evenepoel, trionfò Jakob Fuglsang, oggi alla Israel-Premier Tech. Infine, il faro della Uae Emirates nonché dominatore delle ultime due edizioni: Tadej Pogacar.

E’ l’edizione numero 117 della classica italiana, che quest’anno partirà da Como per concludersi a Bergamo. Esattamente come due anni fa, quando a trionfare in una volata ristretta fu Tadej Pogacar davanti a Fausto Masnada. Entrambi saranno al via anche oggi: lo sloveno come favorito principale insieme a Primoz Roglic, il secondo invece nei panni di gregario di Remco Evenepoel, il “terzo uomo”.

Amici e lettori di Bicisport e del grande ciclismo, bentrovati per la quinta e ultima classica monumento dell’anno: Il Lombardia! I chilometri che il gruppo dovrà coprire saranno 238, con almeno sette ascese degne di nota: Ghisallo, Roncola, Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta, Passo di Ganda e Colle Aperto. Sarà una questione tra scalatori…

Il Lombardia 2023: il percorso

Giro di Lombardia
Altimetria del Lombardia 2023

L’edizione 117 della Monumento lombarda va in scena sabato 7 ottobre. Previsti 239.4 km per oltre 4.400 metri di dislivello. Rispetto allo scorso anno, Il Lombardia non si correrà da Bergamo verso Como, ma in direzione opposta. Sarà quindi la città di Como ad ospitare la partenza della corsa, dalla quale poi ci si muoverà in direzione Cantù. La prima salita di giornata è quella della Madonna del Ghisallo (8.8 km, al 3.9%), che però verrà scalata dal versante di Asso. Dopo aver superato il San Gottardo (2.7 km, al 6.9%) ed esser entrati in provincia di Bergamo, si avranno alle spalle i primi 80 km, ossia la parte più facile del percorso.

I restanti 160 km, infatti, sono caratterizzati da una serie di asperità, senza un metro di pianura. La prima salita di questo tratto sarà la Roncola (7.5 km, al 7.3%, ma con pendenze che arrivano fino al 17%), un inedito per questa corsa. Dopo la discesa di Sant’Omobono Terme si andrà verso la scalata del Berbenno (6 km, al 5.9%) e le ravvicinate ascese di Dossena (11.6 km al 5.8%) e di Zambla Alta (9.8 km, al 3.3%, ma con picchi al 7%).

L’ultima vera difficoltà altimetrica è il Passo di Ganda (9.3 km, al 7.1%), che inizierà a 40 km dall’arrivo. La discesa del Selvino è molto lunga e tecnica, ben 19 tornanti, e finirà solamente ai -9 km. A quel punto il gruppo punterà verso Bergamo, con l’arrivo fissato nella parte alta della città. Attenzione allo strappo di Colle Aperto (1.3 km al 6.9%), che i corridori affronteranno a 3 km dal traguardo.

LE SQUADRE DEL LOMBARDIA PRESENTED BY CRÉDIT AGRICOLE

18 UCI WorldTeams
AG2R CITROEN TEAM
ALPECIN-DECEUNINCK
ASTANA QAZAQSTAN TEAM
BAHRAIN VICTORIOUS
BORA–HANSGROHE
COFIDIS
EF EDUCATION–EASYPOST
GROUPAMA–FDJ
INEOS GRENADIERS
INTERMARCHÉ–CIRCUS–WANTY
JUMBO-VISMA
MOVISTAR TEAM
SOUDAL QUICK-STEP
TEAM ARKEA–SAMSIC
DSM
TEAM JAYCO ALULA
TREK–SEGAFREDO
UAE TEAM EMIRATES

7 wild card
EOLO-KOMETA CYCLING TEAM
GREEN PROJECT-BARDIANI CSF-FAIZANÉ
ISRAEL–PREMIER TECH
LOTTO DSTNY
Q36.5 PRO CYCLING TEAM
TOTALENERGIES
TUDOR PRO CYCLING TEAM