GIRO D’ITALIA 2023 / Thomas: «La terza settimana ha tutto per far esplodere la corsa»

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Geraint Thomas all'arrivo di Campo Imperatore al Giro d'Italia
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Dopo il ritiro di Remco Evenepoel, è stato Geraint Thomas a ereditare la maglia rosa, grazie ai 2″ di vantaggio in classifica generale su Primoz Roglic, guadagnati nella cronometro di Cesena. Il team Ineos, però, anche a causa dei vari problemi che hanno costretto al ritiro due elementi importanti come Filippo Ganna e Tao Geoghegan Hart, ha preferito “cedere” il primato (e l’onere di tenere la corsa chiusa) al francese Bruno Armirail e alla sua Groupama-FDJ nella tredicesima frazione. Ora Thomas è secondo a 1’08”, ma ben presto potrebbe riconquistare la maglia rosa.

In attesa delle prossime tappe, il vincitore del Tour del 2018 ha parlato così delle prime due settimane di Giro d’Italia 2023: «In questo momento la corsa è ancora in una fase di stallo. Ma con tre arrivi in salita nell’ultima settimana, tra cui una cronometro, ci sarà da divertirsi nei prossimi giorni. Da domani fino a sabato, ogni occasione sarà buona per far esplodere la corsa e vedrete che succederà».

Thomas ha risposto anche a chi gli chiedeva il perché non abbia difeso la maglia nella tappa di Cassano Magnago: «Quando si analizza una corsa bisogna considerare anche dinamiche di squadra e come stanno i corridori. Sabato non volevo bruciare tutto il team per mantenere la maglia. Non si tratta solo di me, abbiamo bisogno che i ragazzi mi possano supportare per tutta la prossima settimana. Quindi abbiamo bisogno che anche loro stiano al meglio nei prossimi giorni, anche perché abbiamo già perso pedine importanti e qualcuno sta ancora recuperando dagli problemi derivati da cadute».

Uno dei due corridori della Ineos-Grenadiers che è stato costretto al ritiro è il nostro Filippo Ganna, che dopo essersi negativizzato, è andato a salutare la squadra quando il Giro è passato da casa sua. «Mi dispiace molto aver perso Filippo così presto. Soprattutto nella settimana appena passata, come in quella che deve venire, sarebbe stato un elemento importantissimo per noi. Specialmente nei tratti di pianura. Però sono felice che stia già bene e mi ha fatto piacere vederlo in forze».

Tornando a parlare del suo Giro, Thomas ha detto: «Sono contento di quanto fatto fino a questo momento da me e dalla squadra. L’obiettivo è quello di poter continuare così e, stando sempre davanti e attenti, potrebbe anche verificarsi una possibilità per noi di provare qualcosa. Anche perché io sono arrivato al Giro focalizzato sul non perdere tempo, stare sempre con i migliori ed evitare il più possibile i problemi nelle prime due settimane. Se così fosse stato e se dalle mie gambe avessi avuto risposte buone, come le ho avute, nell’ultima settimana mi sarei giocato al meglio le mie chance. Anche perché non so in quanti possano dire lo stesso».

Il 36enne della Ineos non si vuole sbilanciare e quando gli viene chiesto chi è l’avversario più pericoloso per la maglia rosa risponde: «Nonostante i diversi ritiri, siamo ancora in tanti a poter ambire a questo risultato. Primoz partiva come uno dei favoriti e ha una squadra forte, Joao è lì a pochi secondi di distacco e sembra molto solido, Caruso è stato quello che più ha provato a fare qualcosa in questa prima parte di Giro. Impossibile fare un nome solo».