Giro di Lombardia 2021 / Evenepoel spiega: «La mattina ero nervoso, in gara ho avuto un blackout»

Evenepoel
Remco Evenepoel in una foto d'archivio al pullman della Deceuninck-QuickStep
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Il Giro di Lombardia non ha rispettato i piani della vigilia. Primoz Roglic, assoluto dominatore del Giro dell’Emilia e della Milano-Torino, è mancato nel momento decisivo, incapace di rispondere all’accelerazione del suo connazionale Tadej Pogacar. Remco Evenepoel si è staccato addirittura prima, nonostante sembrasse il corridore più in forma del momento dopo il capolavoro alla Coppa Bernocchi.

La stagione del belga si è chiusa con una diciannovesima posizione, con un ritardo di oltre tre minuti dal vincitore. Davvero poco se consideriamo che la Deceuninck-QuickStep aveva in lui uno dei due capitani per la Classica delle Foglie Morte.

Evenepoel ha provato a spiegare il suo passaggio a vuoto ai microfoni di CyclingNews, ricordando anche quanto successo lo scorso anno sulle strade del Lombardia. «Correre di nuovo qui è stato strano. L’incidente era nei miei pensieri e in mattinata ero piuttosto nervoso. Poi durante la gara le cose sono migliorate. Forse ho patito solo la prima discesa».

Remco ha perso le ruote degli avversari quando mancavano ancora trenta chilometri al traguardo di Bergamo. Il ritmo dei migliori lungo la salita del Passo di Ganda ha messo in difficoltà il belga, che comunque ha provato a non naufragare e chiudere con il minore distacco possibile. «Ho avuto cinque minuti di blackout, poi ho preferito salire su del mio ritmo, evitando fuori giri. Li avevo a tiro, ma andavano molto più veloci. Ho recuperato in cima alla salita, ma ormai era troppo tardi».

La Deceuninck-QuickStep può comunque rallegrarsi del secondo posto di Fausto Masnada, nuovo capitano in corsa dopo le difficoltà di Evenepoel e il via libera di Alaphilippe. «Come squadra volevamo vincere – dice secco Remco – ma arrivare secondi dietro al vincitore della Liegi e del Tour non è affatto male. Ora è tempo di vacanze, la stagione è stata lunga e intensa e bisogna riposare».