Parigi-Roubaix: alla scoperta della Trek Domane di Lizzie Deignan, vincitrice della prima storica edizione dell’inferno del Nord femminile

La Trek Domane con cui Lizzie Deignan ha vinto la prima Parigi-Roubaix riservata alle élite donne
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La splendida vittoria della britannica Lizzie Deignan nella prima edizione della Parigi-Roubaix è ancora ben impressa nella mente dei tifosi, che hanno potuto godere di un attacco in solitario di ben 85 chilometri da parte della Deignan.

L’atleta della Trek Segafredo ha corso su una Trek Domane, dotato di disaccoppiatori ISO che hanno consentito sia al reggisella che alla forcella di flettersi indipendentemente dal resto della bici. Questo ha permesso alla Deignan di poter avere pieno controllo del mezzo e attutire i frequenti sobbalzi dettati dai settori in pavé resi ancora più duri dalle condizioni da tregenda in cui si è svolta la gara ieri.

La Deignan ha optato per una singola corona da 50 denti davanti, abbinata alla cassetta Sram ad ampio rapporto che inizia con un piccolo pignone da 10 denti capace di estendersi sino a 33 denti. Offrendo 12 marce sequenziali e cambio elettronico, è un sistema che riesce a fornire la gamma normalmente consentita dalle configurazioni a doppia corona, ma con un cambio più semplice e un minor numero di componenti.

L’intero assetto della bicicletta della Deignan ha garantito alla campionessa britannica la massima efficienza usufruendo del minimo dei componenti, godendo di una solidità notevole, assorbendo perfettamente gli urti delle storiche pietre della Roubaix, riuscendo a procedere senza problemi significativi evitando forature che, spesso, hanno deciso le sorti della Regina delle Classiche tagliando fuori corridori vittime di problematiche tecniche rivelatisi decisive.