La sfida europea è stata agguerrita, avvincente seppur per i nostri colori non si sia rivelata vittoriosa. La sfida iridata dei Mondiali 2021 si prospetta una battaglia che sarà disputata con armi equivalente a rapporti lunghissimi, velocità elevate e tenacia da vendere.
Ganna vuole la rivalsa ai Mondiali 2021
Filippo Ganna vuole la vittoria. Anzi, vuole la rivalsa. Perché quel titolo europeo che gli è sfuggito per opera di uno strepitoso Stefano Kung, che meritatamente è andato a conquistare una doppietta storica, si proietta nella sua mente come ricordo non particolarmente lieto da sostituire con una maglia iridata che lo consacrerebbe nella leggenda.
Maglia iridata che Pippo Ganna ha indossato in questo 2021, dopo la magica vittoria dell’anno scorso a Imola in cui si impose davanti al fuoriclasse belga Wout Van Aert – apparso in grande spolvero al Tour of Britain – e allo stesso Kung. L’obiettivo dell’azzurro? Centrare una doppietta da prim’attore assoluto delle prove contro il tempo: a riuscirci, nella storia appassionante e densa di sfide del ciclismo, il tedesco Jan Ulrich che vinse nel 1999 e nel 2001 e, recentemente, l’australiano Rohan Dennis che trionfò sia nel 2018 che nel 2019.
La domanda sorge inevitabile, bella e schietta come tutti gli interrogativi che accompagnano i grandi confronti del nostro ciclismo: riuscirà Ganna a difendere la sua maglia iridata? Sarà lui, ancora il padrone delle prove contro il tempo? La risposta verrà decretata domani a partire dalle 14.30 e a darla saranno i 43,4 km – il doppio rispetto alla prova degli europei sulle strade del Trentino – di una cronometro pianeggiante, adatta agli specialisti e che promette faville.
