Tricolori su pista, Viviani in grande spolvero, bene Barbieri e Balsamo, soddisfatto Marco Villa: «Edizione di gran qualità, segnali positivi per gli Europei e i Mondiali»

Un collage di immagini con alcune delle vincitrici, tra cui Rachele Barbieri, dei campionati italiani su pista al velodromo di Dalmine.
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Il sipario si è chiuso e non di certo su un palcoscenico qualunque: i campionati italiani su pista Elite e Juniores terminati ieri nel magico velodromo di Dalmine hanno dato ottimi responsi agli atleti e ai tecnici del nostro movimento. I risultati dal profilo tecnico elevato, sia al maschile che al femminile, sono stati vari e la tre giorni Tricolore può archiviarsi in maniera lieta.

Tra i più attesi c’era Elia Viviani che non si fatto trovato impreparato all’appuntamento: dopo il primo titolo nella corsa a punti conquistato nel 2011, Elia ha fatto sua nuovamente la specialità a due lustri di distanza dimostrando un colpo di pedale notevole. Ma le buone notizie non finisco qui per il nostro ciclismo: Mattia Pinazzi si è imposto autorevolmente nello scratch, mentre nella madison maschile la coppia Francesco Lamon e Michele Scartezzini ha vinto con maturità e intelligenza.

Tra le donne molto bene Elisa Balsamo, reduce dai campionati europei sulle strade del Trentino in cui ha centrato una egregia top ten, che si è imposta nell’omnium, Rachele Barbieri – dopo aver primeggiato anche nella Madison in compagnia di Martina Fidanza per le Fiamme Oro – lascia la sua firma ben nitida nella corsa a punti – alle sue spalle Silvia Zanardi e Maria Giulia Confalonieri – e nell’eliminazione. Ottima anche Martina Alzini che nello scratch ha avuto la meglio sulla Confalonieri. Da segnalare, inoltre, Miriam Vece trionfatrice nel keirin e nella velocità, specialità in cui al maschile il numero uno è stato Francesco Ceci.

La parola a Villa

Ha seguito con il consueto scrupolo ogni gara disputata in queste tre giornate e, alla fine, può ritenersi soddisfatto: il commissario tecnico della nazionale maschile su pista Marco Villa fa il resoconto dei campionati italiani appena archiviati da cui trarre nuovi stimoli per costruire un futuro solido e ricco di soddisfazioni. «Sono molto felice di aver rivisto Elia Viviani in grandissima forma», ha detto Villa. «Finalmente i problemi fisici che nell’ultimo periodo ne hanno limitato l’efficienza sono alle spalle e la facilità di pedalata dimostrata a Dalmine conferma che può dare ancora tanto. L’ho trovato sereno, aveva voglia di fare bene e di divertirsi in bici che è una componente fondamentale. Abbiamo un Viviani di nuovo molto vicino ai suoi livelli massimi e questo non può che farci ben sperare per le prossime competizioni a livello internazionale».

Non solo Viviani ha colpito positivamente Villa che ha sottolineato il buon stato di forma di tutto il movimento. «Una gara che ho seguito con particolare interesse è stata quella dello scratch, vinta da Mattia Pinazzi. Il livello tecnico era molto buono ed è stato alzato dalla presenza di ben 31 partecipanti che ha reso tutto più spettacolare». Uno spettacolo che porta la firma anche di Davide Boscaro, Stefano Moro e Francesco Lamon. «Sono stati anche loro molto bravi: Moro ha dato prova di grande tenacia nella corsa ad eliminazione dove ha battuto Viviani, è giovane e ha ampi margini di miglioramento. Grande prova anche per Davide Boscaro che con decisione si è imposto nel keirin e Francesco Lamon che si è confermato a livelli eccellenti dopo il trionfo di Tokyo nell’inseguimento a squadre con Simone Consonni, Filippo Ganna e Jonathan Milan, imponendosi anche nell’omnium dopo il successo nella madison».

Le premesse per fare bene non mancano e Villa guarda davanti a sé con entusiasmo. «Siamo sulla strada giusta, la qualità c’è e dobbiamo continuare a lavorare con impegno e minuziosità per essere protagonisti in occasione degli Europei e dei Mondiali».