Si può essere felici e contenti e vivere un finale con il sorriso, come nelle favole più belle, anche con un quarto posto? La risposta è sì. Chiedetelo a Jasper Stuyven. Il 28enne belga della Trek-Segafredo ha vinto la Milano-Sanremo e ieri ha conquistato la “medaglia di legno” al Giro delle Fiandre alle spalle di Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) e del campione olimpico Greg Van Avermaet (AG2R Citroën). Miglior risultato della sua carriera al Fiandre che conferma ormai un feeling ottimo con la dimensione delle “Monumento”.
Stuyven nel post-gara si è detto soddisfatto della sua performance: «Penso che sia bello aver ottenuto un quarto posto alla fine. Al Fiandre è il mio miglior risultato, e non è poi così male fare primo e quarto nelle prime due Monumento della stagione. Devo essere felice; certo, vorrei aver concluso con un podio, ma è andata così».
Sul piano tattico, il belga di Lovanio giudica positivamente la condotta di gara: «Ho dovuto correre in modo intelligente. In certe salite mi sentivo davvero bene, ma oggi (ieri, ndr) ho faticato un po’ in quelle più dure. Le mie sensazioni erano altalenanti, un costante up and down, ma sono felice di aver continuato a combattere». Fino allo sprint per il terzo posto, appannaggio di Greg Van Avermaet: «Non ho reagito immediatamente al suo attacco, poi ho pensato, “Okay, andiamo”. Nello sprint ho provato, ma era abbastanza chiaro che non avevo più le gambe per ottenere il terzo posto».
