I cinque personaggi del Fiandre: Van der Poel, Van Aert, Alaphilippe, Sagan e Trentin

Alaphilippe
Alaphlippe vince a Chiusdino la seconda tappa della scorsa Tirreno-Adriatico (foto: LaPresse)
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Il 9 maggio saranno trascorsi esattamente cent’anni dalla prima rappresentazione teatrale di uno dei massimi capolavori di Luigi Pirandello: “Sei personaggi in cerca d’autore”. Un’opera non compresa subito dagli spettatori presenti al teatro Valle di Roma, ma divenuta poi apprezzata in seguito. Chissà se sarà lo stesso per il Giro delle Fiandre 2021. La classica monumento presenta un copione particolare, con cinque corridori in cerca di una vittoria.

Eterno duello

Due dei protagonisti sembrano fatti l’uno per l’altro, nel senso che difficilmente si sono visti e immaginati privi della controparte. Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert: un anno fa questo fu l’esito del fotofinish. L’olandese della Alpecin-Fenix è reduce da una Dwars door Vlaanderen deludente, con qualche problema fisico emerso nel finale. Non basta, però, a tagliarlo fuori dal lotto dei favoriti.

Potrebbe approfittarne il belga della Jumbo-Visma, trionfatore alla Gand-Wevelgem, che comunque a sua volta aveva palesato qualche difficoltà alla E3 Saxobank Classic. La sfida nella sfida è pronta a decollare, anche se si apre a varie soluzioni.

Iridato

Ci sarebbe un’altra coppia legata per alcuni motivi. Julian Alaphilippe è il campione del mondo in carica e con la vittoria al Mondiale di Imola ha culminato una crescita inarrestabile. Avrebbe voluto celebrare il successo vincendo proprio al Fiandre, ma un incidente con una moto lo ha tagliato fuori. Il ritorno sui muri belgi sarà anche un modo per esorcizzare vecchi incubi.

Rivincita Sagan

L’ultimo corridore capace di vincere questa gara indossando la maglia iridata è stato Peter Sagan nel 2016. Cinque anni dopo lo slovacco è ancora lì, pronto a giocarsela. L’unica novità sta forse nell’avvicinamento a questa edizione, che lo vedrà favorito, ma non favoritissimo. Vincere vorrebbe dire rimandare indietro il tempo, quando volere era quasi sempre potere, e lanciare un forte segnale alla nuova generazione.

Italia

Matteo Trentin ha accarezzato l’iride nello sfortunato Mondiale 2019. Il secondo posto alle spalle di Mads Pedersen ha comunque esaltato un corridore completo, particolarmente adatto ai percorsi mossi. Per questo, l’italiano della UAE Emirates tenterà l’assalto al bersaglio grosso dopo aver già mostrato guizzi interessanti nelle gare di avvicinamento. Se gli altri cercano conferme, Trentin vuole entrare nella storia e non più dalla parte del secondo classificato.