Da Ballerini a Ciccone, da Nizzolo a Conca: è già grand’Italia

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Conca, Ballerini, Ciccone e Nizzolo subito grandi protagonisti i nostri azzurri
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L’accademia italiana del ciclismo è una miniera d’oro. Attaccare, giocarsela, non avere paura. Questa è la strada maestra. Davide Ballerini, Giulio Ciccone, Filippo Ganna, Giacomo Nizzolo, Filippo Conca. I Fantastici Quattro, le fotografie che restano, la copertina di un film con una sceneggiatura scritta di corsa e che si trova soltanto ai minuti iniziali. Freddo, pioggia, vento, coraggio e alte frequenze. Per una Nazione come la nostra, abituata bene dalla storia, vincere è più di un’ambizione. Il trailer di inizio stagione è stato appena un assaggio di quello che verrà.

Italia, full gas: un inizio da All Star

Abbiamo iniziato a prenderci gusto con Top Ganna all’Etoile de Bessegès: vittoria attack-mode come a Camigliatello Silano al Giro d’Italia 2020 e la cronometro senza rivali, dal pronostico facile per la sua forza, il suo stile e una prorompenza che non lascia aperti pronostici, ma rappresenta una sentenza. Dopo la Locomotiva di Verbania anche Davide Ballerini ha iniziato a prendere confidenza sull’hot suite del leader’s corner: doppietta al Tour de La Provence e una leggerezza che è diventata la sua cifra stilistica: si mette a disposizione della Deceuninck Quick Step e se il Moschettiere Julian Alaphilippe manca la stoccata per una caduta, ci pensa lui a piazzare il colpo vincente. Lo aspettiamo alle Grandi Classiche!

Va sottolineata la metamorfosi italiana in corso: piace l’atteggiamento dei nostri, il modo con il quale interpretano le gare. Non aspettano le mosse dagli altri, ma si espongono in prima linea nel grande scacchiere del WorldTour. La sensazione è che finalmente ci sia un cambio di rotta con la nuova generazione che tanto viene osannata guardando agli altri Paesi: questi ragazzi possono fare il salto di qualità nella cattiveria e nella determinazione e privarsi dell’istinto di conservazione. Prendiamo Filippo Conca: il 22enne della Lotto Soudal non appartiene alla logica del mindgame, con lui i calcoli hanno poco appeal. Se c’è da andare si va! L’escapismo non è mai stato così in voga.

I successi ottenuti vanno parametrati con gli avversari del momento, questo è fuori discussione. Ma in quanti avrebbero puntato su un avvio così promettente? I nostri corridori sono ripartiti a tutta e se vale la formula che è sempre vero che i giorni buoni si vedono dal mattino e che chi ben comincia è a metà dell’opera, possiamo sorridere in ottica futura. Giulio Ciccone onnipresente e sempre nei radar dei big in Provenza: coraggioso da lontano con Alaphilippe e Moscon, secondo in volata e con i migliori sul Ventoux. Lo aspettiamo al Giro d’Italia perché l’abruzzese della Trek-Segafredo nel casting per la Maglia Rosa è uno dei nomi da considerare.

Giacomo Nizzolo: la volata supersonica del brianzolo alla Clasica de Almeria ha azzerato i dubbi del campione d’Europa in inverno. Il primo premio per rendimento e garra va all’Italia. Altre pagine bianche da riempire ci aspettano: ci penseranno la strada e i nostri campioni a metterci i colori e la voglia di vincere. Da Ballerini a Ciccone, da Nizzolo a Conca. What else? Forza azzurri.