Guercilena: «Non abbiamo nulla da recriminare, gli altri sono andati forte»

Guercilena Trek-Segafredo
Luca Guercilena, team manager della Trek-Segafredo
Tempo di lettura: 2 minuti

I risultati fanno opinione, il dibattito è aperto e i tifosi hanno il proprio punto di vista. Luca Guercilena, team manager della Trek-Segafredo, sa bene che il ciclismo sempre più globalizzato e combattuto si racchiude nel saper lottare, nella capacità di leggere la corsa e metabolizzare le situazioni che si configurano con il trascorrere dei chilometri. Perché non c’è casualità, destino o cabala nei verdetti di una stagione e lui stesso lo riconosce: «Gli altri sono andati forte». Dall’altro lato non può essere un fenomeno passeggero l’exploit di tutti questi giovani e anche il team americano ha posto le basi per un futuro da campioni con Tiberi, Simmons e Fancellu, quest’ultimo in arrivo nel 2022: «Tuteliamo i ragazzi e facciamoli crescere con tranquillità». Parole forti e sagge, per pedali coraggiosi. Guercilena in esclusiva a quibicisport.it commenta e analizza la stagione appena conclusa: il rientro di Giulio Ciccone, la preparazione di Nibali & Co. condizionata dal Covid e la possibilità di puntare sulle Classiche a partire dal 2021.

Guercilena, come giudica la stagione della Trek-Segafredo?

«La stagione di quest’anno è stata davvero particolare. Non è un segreto che siamo andati al Giro d’Italia per essere competitivi per il podio e provare a vincerlo. Le cose non sono andate come volevamo, soprattutto per merito degli avversari. Per cui non è che abbiamo troppo da rimproverarci. Sicuramente qualcosa da analizzare c’è, quindi cercheremo di prendere le misure giuste per poi fare un ottimo 2021».

Giulio Ciccone al 100%, potrà dare il suo contributo a Nibali e conquistare a livello personale i risultati che merita?

«È chiaro che un corridore come Ciccone al 100% avrebbe aiutato tantissimo. E anche senza le cadute di Gianluca Brambilla e Pieter Weening avremmo potuto avere molti più vantaggi. L’obiettivo è recuperare al 100% Giulio in modo tale che possa raggiungere i migliori risultati per se stesso in primis e poi essere un’ottima spalla per Vincenzo».

Guercilena, lei è stato preparatore alla Mapei: l’avvicinamento al Giro è stato condizionato dal Covid? Avete commesso qualche errore?

«Questa è una valutazione che abbiamo fatto. È chiaro che quando non si vengono raggiunti determinati obiettivi si fanno le valutazioni a posteriori e indubbiamente qualcosa si può cambiare e ne abbiamo già discusso con lo staff tecnico. Però ripeto saranno degli aggiustamenti che verranno fatti inevitabilmente in vista della preparazione per la stagione successiva. Non abbiamo nulla da recriminare. Sono gli altri che sono andati forte. Cercheremo di studiare le strategie per aumentare la nostra competitività, ma senza stravolgere tutto».

Nel 2021 con Nibali vi concentrerete di più sulle Classiche?

«Questa era un’ipotesi che già avevamo valutato per questa stagione, qualora si fosse svolta con la dovuta regolarità. Non era un segreto che Vincenzo avrebbe voluto puntare anche a Olimpiadi e Mondiale come obiettivi principali oltre chiaramente al Giro d’Italia che poi è sempre stato nel suo DNA. Le valutazioni ripartiranno da lì, sperando di avere una stagione più normale e cercando di raggiungere gli obiettivi che ci porremo».

Alla Trek-Segafredo credete molto nei giovani: Tiberi, Simmons, Fancellu.

«Sono atleti che hanno acquisito esperienza e consapevolezza da juniores. L’obiettivo è passare tra i professionisti e cercare di tutelare il più possibile questi ragazzi. Ci auguriamo che Tiberi segua anche lui questo trend generazionale, dove i giovani sono subito molto competitivi. Per una visione generale del ciclismo è sempre meglio tutelare i giovani e farli crescere con la dovuta tranquillità».