Dopo giorni di tensione, il Team Jayco AlUla ha risolto i problemi burocratici che ne avevano messo a rischio l’iscrizione al World Tour per il 2026. La mancanza della fideiussione bancaria in tempo per la scadenza del 15 ottobre aveva fatto suonare alcuni allarmi, ma la situazione si è ora sbloccata.
«Non era una questione di sponsor, che abbiamo confermati fino al 2028, ma di ritardi nell’ottenere tutta la documentazione necessaria», ha spiegato il direttore generale Brent Copeland, ringraziando gli sponsor Giant e AlUla per la loro “benevolenza“.
La crisi ha portato a una riflessione strategica. Copeland ha annunciato un cambio di rotta radicale: «Investire quasi 1,5 milioni di euro in un velocista che non ha garantito i risultati è stato inutile», ha commentato, in riferimento a Dylan Groenewegen. «Per il futuro non punteremo più su corridori da volata, risparmiando così 2-3 milioni di euro».











