
Sir Bradley Wiggins ha lanciato il libro The Chain e per farlo ha rilasciato un’intervista al Time. È un’autobiografia che più dei successi, racconta i retroscena.
«A Londra 2012 sniffavo cocaina dalla medaglia d’oro, odiavo il mio risultato. Era come urinare sulla tomba di qualcuno, e in quel momento stavo urinando sulla mia. La medaglia d’oro, il Tour de France. Tutto questo era morto per me».
Dopo la dipendenza dalle sostanze stupefacenti, Wiggins ha affrontato anche la dipendenza dall’alcool. Le ha superate entrambe, ma non è ancora sicuro di riuscire a resistere. «Se bevessi tre pinte ogni tanto e qualcuno mi mettesse una riga davanti, probabilmente… Boh, non lo so. Ma non bevo più. Vado in palestra tutti i giorni. Ho una routine quotidiana che inizia alle 6.15. Vivo come se fossi un atleta professionista, programmo i miei pasti».
Il percorso di recupero, tuttavia, sta funzionando. Un anno fa era un senzatetto, «adesso guadagno più di quanto abbia guadagnato negli ultimi sei anni e ho una casa di mia proprietà».
E poi il ciclismo, che è tornato nella sua vita. «Nel weekend vado ancora in bici, con la stessa sensazione di libertà che provavo da bambino».











