
Nella sua autobiografia, “The Chain”, Bradley Wiggins rivela di aver seriamente considerato l’idea di abbandonare il Tour de France 2012, da lui conquistato, dopo la tappa con arrivo a La Toussuire, quando Chris Froome, suo compagno di squadra, lo aveva attaccato e distanziato per qualche metro per mostrare chiaramente di essere il più forte in salita.
«Era l’ultima cosa che mi aspettavo che succedesse – ha detto Wiggins, come riportato dal The Sun – e mi ha davvero sconvolto: addirittura la sera, in hotel, ho minacciato di ritirarmi. Può sembrare folle, ma per vincere il Tour de France devi essere in perfetto controllo: è davvero sconcertante che una minaccia venga da un corridore della tua stessa squadra. Se non puoi fidarti di un corridore che ha la tua stessa maglia, di chi ti puoi fidare? Alla fine Dave Brailsford e il direttore sportivo Sean Yates mi hanno calmato, ma da quel momento non mi sono più fidato di Froome».











