Adriatica Ionica Race, Argentin inibito per 14 mesi: «E il CONI sta a guardare»

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Moreno Argentin in una foto d'archivio.
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Il Tribunale della FCI composto dagli avvocati Salvatore Minardi, in qualità di Presidente, Patrich Rabaini e Stefano Gianfaldoni ha comminato al tesserato Moreno Argentin la sanzione dell’inibizione per anni 1 e mesi 2 e l’ammenda di euro 2.000, con decorrenza dal 27 marzo 2024 e fino al 27 maggio 2025. Commina alla A.S.D. Sportunion la sanzione dell’ammenda di euro 500. Le motivazioni saranno depositate entro dieci giorni. 

Il giudizio era relativo alla vicenda dell’Adriatica Ionica Race, che lo scorso settembre aveva visto opporsi gli organizzatori, Argentin in testa, a Lega e Federazione. La corsa era stata annullata quando già diverse squadre erano arrivate in Abruzzo. 

Argentin ha commentato così: «Ritorniamo dal tribunale federale riunitosi a Roma nella sede della FCI con questo risultato. Hanno vinto i malavitosi e i dirigenti del male in giacca e cravatta. Cosa abbiamo imparato da questa esperienza, basta che gli stai sulle palle e tutto è possibile. Non gli abbiamo chiesto nulla, vista la loro incapacità, ci siamo arrangiati su tutto, nonostante questo, in maniera organizzata premeditata e subdola ti hanno fatto un danno irreparabile. Ti hanno illuso fino all’ultimo giorno di poter realizzare la gara, ti hanno fatto spendere denaro per produrre tutto l’occorrente, ti hanno fatto prendere impegni economici per alloggiare atleti e personale negli alberghi, hanno tentato con metodo ricattatorio per scaricare la colpa all’organizzatore facendogli pubblicare sul sito un comunicato , per poi annullare comunque la gara. Alla federazione e lega non gli interessa se prendi impegni economici e chi li paga. Questa è la federazione del presidente Cordiano Dagnoni accompagnato nelle decisioni dal consiglio federale e la lega del commissario Di Cintio nominato da Dagnoni, l’esecutore materiale su mandato scritto di Dagnoni. Questo è quello che emerge, il tutto in nome dello sport. Il Coni e il suo Presidente stanno a guardare, i suoi discepoli hanno messo in atto i suoi metodi, lui ne sarà fiero, il metodo Malagò funziona. Come farà il movimento a risollevarsi e intraprendere la strada corretta se abbiamo al comando incapaci, vendicativi, e malavitosi dirigenti in giacca e cravatta. Società, Presidenti, affiliati a questa federazione siete in pericolo, siete avvisati… siamo feriti delusi ma non morti e con la schiena sempre dritta, ora siamo e ci sentiamo più liberi».