Adesso è ufficiale: l’Adriatica Ionica 2023 non si corre

Adriatica Ionica Race
I direttori sportivi di Work Service, Eolo-Kometa, Tudor e Euskaltel a colloquio, attendono l'ufficialità dell'annullamento dell'Adriatica Ionica Race
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Alcune squadre erano già arrivate, altre erano in viaggio mercoledì sera quando è arrivato il comunicato della Lega che di fatto bloccava l’edizione 2023 dell’Adriatica Ionica Race. Le più comode, come la Bardiani, non sono proprio partite. Soudal e Astana hanno evitato di imbarcarsi. Presunte inadempienze, ultimatum, ritardi, e l’organizzazione che mostrava i pagamenti fatti all’ultima curva.

Questa mattina un nuovo comunicato della Lega Ciclismo Professionistico fissava un termine ultimo per le 16, mentre l’ufficio stampa della corsa rendeva nota la startlist ufficiale. Contemporaneamente Cesidio Lobene, il sindaco di Trasacco, che aspettava domani la prima tappa della corsa, ha raccontato di aver avuto notizia dell’annullamento dalla Prefettura dell’Aquila.

«La motivazione sarebbe dovuta alla mancanza di alcune autorizzazioni da parte dell’Associazione organizzatrice dell’evento. Ci scusiamo per i disagi arrecati, pertanto sto revocando l’ordinanza della chiusura delle scuole e quella del mercato, che resteranno regolarmente aperte».

Negli stessi minuti Moreno Argentin era molto duro parlando con il nostro Tony Lo Schiavo. «Purtroppo è stata messa in moto una macchina del fango a mio danno da una Lega che dovrebbe aiutare gli organizzatori ed invece gli mette i bastoni tra le ruote. Subire questo trattamento è indegno».

Un altro comunicato della Lega conferma ora che non ci sarà nessuna Adriatica Ionica, «Con riferimento al comunicato stampa diffuso questa mattina dalla Asd Sportunion relativo alla gara Adriatica Ionica Race 2023, la Lega del Ciclismo Professionistico, preso atto che risultavano, e risultano, non assolti (come da impegni assunti dalla predetta Asd), nonostante le numerose proroghe continuamente accordate, tutti gli adempimenti regolamentari prescritti in materia di gare ciclistiche su strada e constatato il permanere della insussistenza delle necessarie e prioritarie condizioni di sicurezza, anche stradale e di viabilità, la Lega conferma definitivamente il provvedimento di non approvazione della manifestazione ciclistica prima indicata e la correlata comunicazione all’UCI per la cancellazione della medesima dal calendario internazionale.».

Risultato: un’altra brutta figura, una corsa che non si fa, il ciclismo toglie il disturbo, si può andare tranquillamente a scuola, mettere le bancarelle del mercato.