Tirreno-Adriatico, Fortunato: «Squadra nuova e debutto, ma oggi lotto per entrare in dieci»

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Miglior italiano al traguardo ieri, Lorenzo Fortunato riparte oggi con la consapevolezza di poter far bene su un arrivo a lui molto congeniale. Certo, il ritardo accumulato durante la cronometro di apertura della Tirreno-Adriatico è un handicap importante, ma la classifica (dietro ai big) è molto corta e si può lottare quanto meno per una top ten.

Ieri una tappa esplosa presto, la tua risposta?

«Considerando che sono al debutto stagionale, con una nuova squadra, nuovi materiali e nuovi compagni, direi tutto sommato bene. Il distacco sarebbe potuto essere minore se ci fosse stata più collaborazione».

A chi ti riferisci?

«Eravamo in quattro in un primo momento. Io, Tiberi, Kamna e Pidcock. Uno aveva davanti Hindley, l’altro Arensman, quindi tutto l’onere dell’inseguimento è ricaduto su me e Antonio. Fortunatamente sono rientrati altri corridori e alla fine i danni sono stati minori».

La classifica è corta.

«Siamo tutti lì, all’ottavo al trentesimo in meno di un minuto. Oggi ci saranno distacchi importanti e dovremo rispondere presente».

Ti muoverai prima o cercherai di tenere le ruote dei migliori?

«La mia idea è quella di provare ad anticipare per guadagnare qualcosa su chi mi è davanti, ma molto dipenderà da come Vingegaard e la UAE decideranno di correre. Se impongono il ritmo di ieri, ci sarà poco da inventare».

La salita ti piace?

«L’ho studiata ieri sera, mi sembra particolarmente impegnativa. Si adatta alle mie caratteristiche, è per scalatori puri».

Quanto pesa la crono?

«Molto, in corse a tappe così brevi ancora di più. Devo migliorare, non c’è dubbio, sto lavorando su questo in ottica Giro d’Italia».