Cinque euro per correre: la FCI scrive ai comitati regionali, la Lombardia si dissocia

Dagnoni
Dagnoni, presidente della Fci, agli ultimi Mondiali di Glasgow
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I fatti. Dopo la delibera del presidente Cordiano Dagnoni, la n. 23 del 14 febbraio 2024, che dà «facoltà agli organizzatori delle gare regionali del settore strada, di tutte le categorie/specialità, di chiedere una tassa di iscrizione dell’importo massimo pari ad euro 5 per atleta partente», decisione che comunque dovrà essere ratificata dal prossimo Consiglio Federale, la Federazione ha scritto ai presidenti dei comitati regionali e ai consiglieri federali. Una mail firmata dal segretario generale Marcello Tolu, che contiene chiarimenti rispetto alla delibera presidenziale.

Innanzitutto si specifica che la delibera d’urgenza (l’atto del presidente formalmente si giustifica soltanto per casi eccezionali e appunto urgenti) si è resa necessaria visto l’imminente (immanente nella mail, ma lasciamo stare l’italiano per una volta) partenza della stagione. Che è appunto una delle contestazioni che fanno alla federazione i dirigenti dei team giovanili: con i budget già fatti, come si può fare a inserire una spesa non prevista e che può (ripetiamo: può) valere per tutte le gare? Molto probabilmente la soluzione sarà quella di andare a pesare sulle famiglie dei giovani atleti. E comunque il via della stagione non è un’alluvione o un terremoto, ma un evento in calendario, largamente preventivabile e anzi preventivato.

Secondo chiarimento: il segretario Tolu specifica che la facoltà concessa agli organizzatori delle gare regionali è stata discussa ampiamente con i presidenti dei comitati regionali e in Consiglio Federale e la stessa delibera ricorda che prima della firma è stato sentito il Consiglio.

Andiamo avanti: FCI chiarisce che la facoltà introdotta nel settore armonizza quanto accade in altre discipline del ciclismo e che «la federazione non riceve alcun beneficio economico dall’eventuale costo di iscrizione introdotto dal singolo organizzatore» e che «si tratta di una disposizione rivolta solo a favorire l’attività organizzativa». A questo proposito vi rimandiamo a quanto ha detto a noi di quibicisport.it un organizzatore proprio ieri.

I chiarimenti di Tolu non hanno comunque calmato le acque. La prima posizione decisa è quella del comitato regionale lombardo, che ha deciso di rifiutare il provvedimento della quota di iscrizione a 5 euro. Ecco la nota rivolta ai tesserati: «Con la presente, ci preme informarvi che, sentito il parere dei Presidenti dei CC.PP Lombardia, e dopo una attenta valutazione, siamo a comunicare la nostra disapprovazione alla Delibera Presidenziale n 23 del 14 febbraio 2024 comunicata attraverso il Com.to n. 6 (Settore Strada – FCI) del 15 febbraio 2024. A tutela dei Gruppi Squadra e delle Famiglie, non si reputa necessario introdurre ulteriore tassa economica, con un calendario estremamente partecipato e ricco come quello della Lombardia. Il diritto di scelta ad aderire a quanto da Voi deliberato potrebbe creare disaccordo tra le società e diventare consuetudine e non più una opzione facoltativa».

Siamo soltanto all’inizio a quanto pare.