La Vuelta pianifica un clamoroso ritorno alle Canarie, ma non prima del 2025

Un estratto dell'articolo pubblicato da Chico Pérez sull'ABC del 25 aprile 1988, in cui si parla della prima volta per la Vuelta sulle Isole Canarie.
Tempo di lettura: 2 minuti

In un’intervista rilasciata ieri al quotidiano Marca, Javier Guillén, patron della Vuelta a España, oltre a preannunciare che il percorso 2024 – che verrà presentato a Madrid martedì il 19 dicembre – «Sarà molto impegnativo e ricco di sorprese», ha confermato l’interesse a far svolgere sulle Isole Canarie alcune tappe di una delle prossime edizioni della corsa.

«Vorremmo realizzare questo progetto il prima possibile – ha spiegato Guillén – ma non dipende solo dall’organizzazione della Vuelta. Si è parlato del 2025, ma è prematuro poter avere delle certezze, anche perché vanno risolte tante questioni di carattere finanziario e logistico. Più probabile che alle Canarie si arrivi nel 2026 o nel ‘27». Sarà una sfida economicamente onerosa, ma ne varrà la pena, secondo il patron. L’idea sarebbe quella di programmare alle Canarie le ultime tre tappe di una delle prossime edizioni della Vuelta. I due giganti dell’arcipelago, il Teide (2357 metri) e il Pico de las Nieves (1939 metri), garantirebbero uno spettacolo ineguagliabile. 

Risale al 1988 l’unico precedente della Vuelta a España alle Canarie, dove si svolsero le prime tre tappe. Tre tappe, due isole. Un trasferimento che provocò tante polemiche e sollevò venti di contestazione. La corsa, che all’epoca si svolgeva tra fine aprile e metà maggio, prese il via con un atipico prologo a Santa Cruz de Tenerife, nel quale s’impose a sorpresa l’italiano Ettore Pastorelli, prima maglia gialla di quell’edizione, seguito da un’impegnativa frazione, sempre a Tenerife. Nella terza giornata la carovana si trasferì a Gran Canaria, dove ebbe luogo la cronosquadre di Las Palmas. Con il rientro in continente, la Vuelta proseguì dall’Andalusia.

Nel 2012 si svolse una serie di incontri tra Unipublic e gli amministratori locali per rendere possibile l’organizzazione di alcune tappe della Vuelta alle Isole Canarie, tuttavia non venne raggiunto un accordo. All’arcipelago tropicale si interessò anche il Tour de France nel 2001, ma la trattativa non sortì alcun esito.