Mancano meno di due settimane alla presentazione ufficiale della Vuelta a España 2024 e già si fanno largo alcune indiscrezioni sul percorso. La 79ª edizione della corsa a tappe iberica prenderà il via da Lisbona il 17 agosto 2024 e si concluderà a Madrid l’8 settembre. I veli all’itinerario saranno tolti martedì 19 dicembre, presso la sede di Unipublic, la società organizzatrice, a Madrid.
Dato ormai per certo un traguardo di tappa ai celeberrimi Lagos de Covadonga, trapelano voci sempre più accreditate su altri due arrivi in salita, entrambi nel Nord della Spagna, entrambi in località già battezzate dalla Vuelta. I media spagnoli hanno già annunciato l’inserimento nel percorso dell’edizione 2024 della durissima ascesa del Cuitu Negru, che fu già affrontata nel 2012. Era la 16ª tappa e ad imporsi fu l’italiano Dario Cataldo, che precedette di una manciata di secondi il belga De Gendt e di 2’39” il terzetto di favoriti, nell’ordine Joaquim Rodríguez, Alberto Contador e Alejandro Valverde. La strada, sterrata sino a quell’anno (era un’autentica mulattiera), venne appositamente asfaltata per accogliere il Giro di Spagna. La cima del Cuitu Negru è posta a monte del Puerto de Pajares, a quota 1848 metri. L’ascesa misura complessivamente 18,7 chilometri (media 7%) ma negli ultimi 3 chilometri le pendenze sono mostruose (media 14,2%), con punte fino al 24-25%.
Più recente l’annuncio da parte del Diario di Burgos di un arrivo sul Picón Blanco (m. 1519), una salita di 8,4 chilometri con pendenza media del 9,2% e massima del 17% a 1.000 metri dalla cima. Secondo il quotidiano basco, si tratterà di un vero e proprio tappone, collocato nella seconda o nella terza settimana della Vuelta, che prenderà il via da Villarcayo ed avrà un dislivello di oltre 4.000 metri. Il Picón Blanco, un’ex strada militare che portava ad una base ormai abbandonata, non è una novità per la corsa spagnola. Nel 2021 vi terminò la terza tappa, vinta dall’estone Rein Taaramäe con 21” di vantaggio su Dombrowski.
