Merlier punta al Tour 2024: «Non voglio fare casino, ma parlerò chiaramente con Lefevere ed Evenepoel»

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Tim Merlier festeggia la vittoria all'UAE Tour 2023 (foto: LaPresse)
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Tim Merlier ha chiuso la sua prima stagione alla Soudal Quick-Step con 11 successi, tra cui spiccano i successi di tappa al UAE Tour, alla Parigi-Nizza e al Giro di Polonia. Nel 2023, però, il belga non ha preso parte a nessun grande Giro, anche a causa della forte competizione interna con il velocista olandese Fabio Jakobsen. Il passaggio del 27enne alla Dsm-Firmenich, però, libera spazio per l’ex Alpecin, il quale nella prossima stagione ha un grande obiettivo: partecipare al Tour de France (corsa che ha disputato una sola volta nella sua carriera, nel 2021, vincendo anche una frazione).

Stando però alle parole recenti parole di Lefevere ed Evenepoel, la squadra belga sembra voler andare alla corsa francese con una squadra tutta votata alla causa dell’ex campione del Mondo e non alle volate: «Ho sentito e letto di questa idea e non sono d’accordo. Anche perché quest’anno ci sarà la famosa tappa degli sterrati, in cui io e Bart van Lerberghe potremmo essere molto più utili a Remco di altri compagni. Non credo che un capitano abbia bisogno solo di scalatori intorno a lui. Basta guardare a quello che fa la Jumbo-Visma per tenere davanti i suoi uomini di classifica e prima di prendere le salite. Rimango convinto che portarmi al prossimo Tour sia una buona idea», le parole rilasciate da Merlier RTBF.

Il 31enne fiammingo ha poi aggiunto: «Non è nel mio stile fare casino, ma ho intenzione di parlare francamente con Patrick Lefevere e, se servisse, anche con Remco della questione. Voglio spiegare loro che si può andare al Tour con una squadra votata alla classifica generale, ma che possa anche vincere le volate. Altri grandi Giri se non mi portano al Tour? Difficile da dire. Il Giro d’Italia arriva molto vicino alla stagione delle Classiche, forse troppo vicino, ed è dura mantenere la lucidità mentale per tutto quel tempo. Mentre la Vuelta a España arriva molto in là nella stagione e si sa che è dura arrivare motivati fino a quel punto dell’anno. Quindi, il mio pensiero è chiaro: voglio andare al Tour de France».

Merlier ha infine raccontato come si sono sentiti lui e i compagni durante le settimane in cui sembrava ormai prossima la fusione tra Soudal Quick-Step e Jumbo-Visma: «Con gli altri ragazzi abbiamo passato brutti momenti. Ognuno aveva informazioni diverse e contraddittorie. Pensate che la sera prima del Münsterland Giro non sono riuscito a dormire pensando a ciò e il giorno dopo mi sono trovato in fuga, ma ho subito capito che non avevo la testa giusta e mi sono dovuto arrendere. L’atmosfera era pesante. È stato probabilmente il giorno più brutto della mia carriera. Ora le cose si sono calmate e non c’è più quello stress. Secondo me, però, il problema principale è che noi corridori non sapevamo nulla. Scoprivamo le cose attraverso i media e se non avessimo letto i giornali non avremmo saputo nulla».