Doping: Freeman, l’ex medico di Sky e della federazione inglese, condannato a 4 anni

Richard Freeman ai tempi del Team Sky. Era sospeso dal 2020
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L’ex responsabile medico del Team Sky e della federazione britannica di ciclismo Richard Freeman è stato condannato a quattro anni di squalifica per doping per possesso di una sostanza vietata e per aver mentito due volte agli investigatori antidoping del Regno Unito.

Freeman era stato cancellato dal registro medico nel 2021 dopo essere stato ritenuto colpevole di aver ordinato 30 bustine di testosterone vietato per il National Cycling Centre, “sapendo o credendo” che fosse per un ciclista – di cui non è mai uscito il nome – che voleva migliorare le proprie prestazioni.

Si tratta della prima sanzione ufficiale per doping ai danni di un membro dello staff della nazionale dell’epoca d’oro del ciclismo britannico, quando gli inglesi dominavano in pista e su strada. Freeman è stato il medico della squadra ai Giochi Olimpici del 2012 e del 2016, e ha lavorato a stretto contatto con Bradley Wiggins e altri top rider mentre era al Team Sky.

Freeman aveva detto di aver acquistato le bustine di Testogel per curare la disfunzione erettile dell’ex direttore tecnico della British Cycling, Shane Sutton. Quella tesi difensiva è stata respinta da un tribunale di medici nel 2021. Oggi le affermazioni di Freeman sono state respinte anche da una commissione nazionale antidoping.

Il presidente di British Cycling, Frank Slevin, ha ammesso che la condotta di Freeman durante il suo impiego presso l’organo di governo nazionale “non aveva alcuna attinenza con gli elevati standard etici e professionali che noi, i nostri membri e i nostri partner giustamente ci aspettiamo”. Slevin ha anche espresso la sua frustrazione per il fatto che non fosse ancora chiaro per chi Freeman avesse acquistato il pacchetto o se la sostanza vietata fosse mai stata usata su un corridore. “Riconosciamo che molti saranno comprensibilmente frustrati, come lo siamo noi stessi, dal fatto che alcune questioni derivanti da questo caso e altre rimangano incerte”, ha affermato. “Ancora una volta vogliamo cogliere questa opportunità per sollecitare le persone con informazioni pertinenti a condividerle con l’antidoping del Regno Unito”.

L’ex medico del Team Sky e della Federazione britannica ha rifiutato di partecipare all’udienza per difendere le accuse di due violazioni delle regole antidoping ed è stato squalificato per quattro anni (la sentenza è retroattiva, quindi la squalifica scadrà a dicembre 2024).