Mirko Rossato è sicuro: con un Pellizzari presente e in forma, e un Pinarello integro e non alle prese coi postumi di una caduta, la Green Project avrebbe dato filo da torcere alla Jumbo-Visma di Staune-Mittet.
«Però non mi lamento, nonostante la sfortuna abbiamo dimostrato di avere qualità e di saper vendere cara la pelle“.
Martinelli decimo di tappa e settimo nella generale.
«Va bene così, ha disputato un bel Giro, era il nostro atleta più esperto e ha dato una bella dimostrazione di forza. Peccato per l’ultima discesa».
Perché?
«Purtroppo si è fatto sorprendere, l’ha presa dietro e quando si sono sganciati Staune-Mittet e gli altri tre ha avuto bisogno di uno sforzo extra per rientrare, ma poi l’ha pagato».
Bel Giro di Scalco, anche oggi a scandire il ritmo in salita.
«Assolutamente, uno scalatore brillante che non a caso prima del Giro aveva vinto la Coppa della Pace. È il terzo primo anno in classifica generale, meglio di lui solo Faure Prost e Christen. Mica male».
Domani come vi muoverete?
«Sinceramente non è la tappa più adatta alle nostre caratteristiche. Se Pinarello trovasse la giornata giusta potrebbe essere lui ad attaccare, ma io credo che il nostro Giro d’Italia sia finito oggi».