GIRO D’ITALIA 2023 / Il graffio di Argentin: «Gaviria parte troppo lontano, la corsa rosa finisca sempre a Roma»

Il gruppo del Giro d'Italia 2023 transita davanti al Colosseo durante la ventunesima e ultima tappa
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Moreno Argentin non è stupito dalla vittoria di Mark Cavendish, una vecchia volpe che sa come gestire situazioni delicate e percorsi planimetricamente complicati.

«È un campione, non finisce mai, a 38 anni ha vinto una volata per distacco. Non gli si può dir niente. Semmai, non capisco perché Gaviria parta sempre da così lontano. Alla fine lo rimontano sempre…».

Moreno, Cavendish aveva battezzato la ruota di Milan, oggi vittima dei crampi.

«Bravo lo stesso, nessuno poteva immaginare che fosse in grado di disputare un Giro del genere. Dai oggi e dai domani, ci sta che oggi fosse al lumicino».

Ha vinto Roglic: il più forte?

«Sì, secondo me sì. È l’unico che ha saputo scavare un solco in salita. Ieri ha fatto un’impresa e non dimentichiamoci che sullo strappo dei Cappuccini, con un solo affondo, aveva staccato Evenepoel. Sì, secondo me ha vinto il più forte».

Ti ha convinto l’arrivo sui Fori Imperiali?

«Uno spettacolo, il Giro dovrebbe finire sempre a Roma. Capisco che sia complicato per la logistica, e capisco che Rcs abbia speso parecchio per muovere le squadre dal Friuli, però sono scelte che vanno prese se si vuole ridurre il gap col Tour de France».