GIRO D’ITALIA 2023 / 6ª tappa: Pedersen in trionfo a Napoli! Ma che rammarico per Clarke e De Marchi. 2° Milan davanti ad Ackermann

Giro d'Italia
Mads Pedersen vince la sesta tappa del Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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MADS PEDERSEN VOLA A NAPOLI! Il campione del mondo di Harrogate cercava questo successo da diversi giorni e finalmente, in una delle tappe più belle del Giro d’Italia, è arrivato. Sprint deciso negli ultimi 300 metri con Fernando Gaviria che ha dato l’accelerazione definitiva per andare a prendere Simon Clarke e Alessandro De Marchi che hanno molto da rammaricarsi per essersi guardati troppo proprio quando sembrava fatta.

Ancora una seconda posizione, dopo quella di ieri, per Jonathan Milan (Bahrain-Victorious) che rinforza comunque la propria leadership nella classifica della maglia ciclamino. Chiude il podio Pascal Ackermann (Bora-hansgrohe) che relega in quarta posizione il vincitore di Salerno, Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck).

Tre gli italiani in top-ten. Settimo Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), nono Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) e decimo Simone Velasco (Astana-Qazaqstan).

Non cambia nulla in classifica generale, nonostante alcuni brividi per Primoz Roglic e Geraint Thomas, entrambi alle prese con problemi meccanici negli ultimi quindici chilometri della tappa. Fortunatamente entrambi sono riusciti a rientrare in gruppo e a chiudere con la maglia rosa, che resta ad Andreas Leknessund (Dsm) e gli altri big.

Ordine d’arrivo

Ultimo chilometro…

17.05 (-3 km): Ancora 32″ per Clarke e De Marchi!

17.02 (-6 km): Rientra Thomas. Il gruppo è a 47″ dai due battistrada.

17.00 (-7,7 km): Ganna, Puccio e Swift con Thomas, ma la coda del gruppo non è vicinissima.

16.55 (-11 km): Salto di catena per Geraint Thomas! Nessun compagno ad aiutarlo.

16.52 (-13 km): Rientrato Roglic, pericolo scampato.

16.49 (-15 km): Foratura per Roglic! Nessun panico per lui e diversi compagni che si sono fermati per aiutarlo a rientrare.

16.46 (-18 km): Il gruppo è ora a 1’21”. Si fa dura per i due attaccanti.

16.42 (-21 km): Il gruppo ora ha accelerato decisamente. Ritardo di 1’52” su Clarke e De Marchi.

16.35 (-26 km): Dsm, Bahrain-Victorious, Movistar e Trek-Segafredo in testa al gruppo maglia rosa per provare a rientrare su i due attaccanti.

16.30 (-30 km): Il gruppo non ha rimontato negli ultimi venti chilometri. De Marchi e Clarke hanno ancora 2’22”.

Terza ora di corsa al Giro d’Italia!

16.24 (-35 km): Abbiamo superato Vico Equense, ora un piccolo dentello prima di arrivare a Castellammare di Stabia.

16.16 (-40 km): Tengono bene i due con un vantaggio di 2’29”.

16.10 (-47 km): Ripresi intanto Delettre, Quarterman e Gavazzi.

16.06 (-49 km): De Marchi e Clarke, due uomini di grande esperienza. Non sarà scontato andarli a prendere velocemente.

50 chilometri all’arrivo!

15.58 (-55 km): Clarke si prende il Traguardo Volante di Sorrento. Alle sue spalle De Marchi. I tre inseguitori sono a 1’19”, il gruppo a 2’28”. Cavendish? Oltre 9 minuti di ritardo.

15.55 (-58 km): Simon Clarke disegna le traiettorie in discesa quando siamo ormai vicini al T.V. di Sorrento.

15.48 (-65 km): Iniziata la discesa verso Sorrento. Il gruppo è a 2’25” dalla testa della corsa formata da De Marchi e Clarke. Cavendish è addirittura a 7’42”.

15.44 (-67 km): Prima del Gpm De Marchi e Clarke se ne vanno via e lasciano sul posto i compagni di fuga. L’italiano si prende anche i nove punti in palio.

15.40 (-69 km): In gruppo la fatica si fa sentire per una tappa senza un metro di pianura fino a questo momento.

15.34 (-72 km): Superata Positano, il gruppo dei fuggitivi attacca la salita di Picco Sant’Angelo. Ricordiamo i nomi dei cinque. Francesco Gavazzi (Eolo Kometa), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Alexandre Delettre (Cofidis), Simon Clarke (Israel-PremierTech), Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia)

15.27 (-76 km): Trek-Segafredo e Team Dsm tirano un gruppo allungatissimo.

Seconda ora di corsa al Giro d’Italia!

15.20 (-79 km): In partenza Remco ha scherzato, ha persino palleggiato sul palco di Napoli – tutta nel pallone in questi giorni – ma il grande interrogativo di tutti è: come starà domani nella prima vera tappa di montagna?

15.18 (-81 km): I 5 fuggitivi hanno adesso 3’45” di vantaggio sul gruppo.

15.13 (-85 km): Alessandro Verre è stato ripreso dal gruppo maglia rosa.

15.08 (-88 km): A Sorrento ci sarà un traguardo volante con abbuoni validi per la classifica generale. Finita la sfuriata degli Ineos, ora in testa al gruppo c’è la UAE di Joao Almeida.

15.05 (-90 km): Il Giro è ad Amalfi, a proposito di meraviglia. Una trentina di corridori attardati rispetto al gruppo maglia rosa, ci sono Vendrame e Fiorelli: niente di strano dopo le botte di ieri.

15.02 (-92 km): Verre è a 2’42” dai fuggitivi, il gruppo a 3’39”. Problema meccanico per Vincenzo Albanese, assistito da Mattia Bais.

14.58 (-94 km): Discesa a tutta per il gruppetto dei velocisti, capitanato da Ballerini e Gaviria, che stanno per riprendere la coda del gruppo maglia rosa.

14.56 (-96 km): Questa è una delle tappe che Evenepoel temeva, tanto che era venuto a fare una ricognizione. I 5 fuggitivi sono arrivati sul mare.

14.53 (-98 km): Il pericolo, scendendo verso l’incanto di Ravello, è la discesa: si alternano tratti asciutti e altri bagnati.

100 chilometri al traguardo!

14.51 (-100 km): A 100 km dal traguardo di Napoli siamo di nuovo sotto il sole, con gli uomini della Ineos che guidano il gruppo in discesa facendo una bella selezione.

14.48 (-102 km): Al Tour of the Alps, vinto da Geoghegan Hart, si era delineata esattamente questa tattica per la Ineos: lavoro di squadra contro le individualità di spicco degli altri team. Il forcing avvicina il gruppo alla fuga: 3’18” in questo momento.

14.45 (-105 km): Non si placa il forcing della Ineos, che lavora per due capitani, Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart. Il londinese è l’unico dei partenti di questa edizione ad aver già vinto il Giro, nel 2020.

14.42 (-107 km): Gruppo allungatissimo nella prima parte della discesa, poi si andrà giù in picchiata verso la meraviglia della costiera.

14.39 (-109 km): Il primo velocista a staccarsi, a 3 km dal Gpm del Chiunzi, è stato Mark Cavendish. La tirata della Ineos sta facendo male agli sprinter.

14.37 (-110 km): Verre è transitato in vetta per sesto, a 1’30” dalla fuga. Il lucano sta spendendo moltissimo, da solo. Il forcing della Ineos ha già mangiato un minuto ai fuggitivi

14.35 (-112 km): I passaggi al Gpm del Chiunzi, nell’ordine: 1. Gavazzi, 2. Clarke, 3. De Marchi. Gruppo tirato dalla Ineos in questo momento, a 4’40”.

14.31 (-114 km): De Marchi, Gavazzi e compagni hanno 5’24” quando si avvicina il Gpm.

14.28 (-115 km): Mancano 2 km al Passo Pantani, ovvero alla vetta del Chiunzi.

14.26 (-116 km): Rallentamento in gruppo per una strettoia mentre arrivano le prime gocce di pioggia sul morale dei corridori che speravano in una tregua.

Prima ora di corsa al Giro d’Italia!

14.23 (-117 km): Molto attiva in testa al gruppo la Trek-Segafredo di Mads Pedersen. Sembra che le squadre dei velocisti abbiano deciso che oggi finirà in volata.

14.21 (-118 km): Anche il gruppo maglia rosa comincia a salire, con oltre 5′ di distacco dai primi.

14.18 (-119 km): Il Chiunzi, a 650 metri di altezza, è un Gpm di seconda categoria (8,3 km al 6,2%), la porta che apre alla costiera amalfitana. Prime gocce di pioggia sulla sesta tappa.

14.15 (-120 km): Verre è a 1’34” dai 5 fuggitivi che salgono verso il Chiunzi, con un clima che sembra peggiorare.

14.12 (-121 km): Distese di limoni, la piana del Vesuvio è unica al mondo.

14.10 (-122 km): Quasi 5 minuti di ritardo per il gruppo maglia rosa, con il campione del mondo Evenepoel che pedala nella parte finale. La fuga comincia a salire verso il Chiunzi.

14.07 (-124 km): I corridori pedalano nell’azzurro: la zona di Napoli è completamente ridipinta con i colori del Napoli, la festa per lo scudetto del calcio è appena cominciata.

125 chilometri al traguardo!

14.05 (-126 km): Al campione del mondo Remco Evenepoel è capitato invece un cane, al km 19 della tappa di ieri. Ma le conseguenze peggiori il belga le ha avute dalla seconda caduta, quella a 2,3 km dal traguardo di Salerno.

14.02 (-129 km): Il primo Gpm del giorno è il valico del Chiunzi, che da un paio di mesi si chiama Passo Pantani. Nessuno ha dimenticato il Giro del ’97, quando Marco cadde nella discesa su Maiori per colpa di un gatto. Arrivò in fondo alla tappa, ma poi dovette ritirarsi.

14.00 (-130 km): Oggi non piove ma ci sono molte nuvole: non si vede Capri. Il vantaggio dei 5 di testa tocca i 4 minuti.

13.58 (-131 km): La prima parte della tappa corre tutta attorno al Vesuvio, in questo momento il Giro ci porta nella meraviglia unica al mondo di Pompei, sepolta dall’eruzione del 79 d.C.

13.56 (-133 km): Tante forature e problemi meccanici in questo avvio di tappa: è ancora all’ammiraglia Jonathan Milan in maglia ciclamino.

13.54 (-134 km): A mollo fra i cinque in fuga e il gruppo c’è Alessandro Verre, il lucano dell’Arkea-Samsic, che sembra patire particolarmente il vento forte.

13.52 (-136 km): Foratura per Jan Hirt sulle strade di Ottaviano decorate di azzurro, mentre la maglia rosa Andreas Leknessund è un po’ nelle retrovie del gruppo.

13.50 (-138 km): Dunque abbiamo un attacco a cinque punte: Francesco Gavazzi (Eolo Kometa), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Alexandre Delettre (Cofidis), Simon Clarke (Israel-PremierTech), Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia). Vantaggio di 1’33” sul gruppo.

13.40 (-146 km): Delettre, Gavazzi, De Marchi e Quarterman all’attacco. Dietro di loro si lancia Verre.

13.25 (-160 km): Diversi attacchi in gruppo!

Partiti!

13.15: Oggi è anche il compleanno di Josef Cerny, scudiero di Evenepoel, che oggi compie 30 anni. Cogliamo l’occasione per fargli gli auguri!

13.10: Sono cinque i ritiri in queste prime sei tappe del Giro d’Italia.

12.55: I corridori si dirigono verso il chilometro zero!

12.50: Al via non c’è Clement Russo dell’Arkèa-Samsic. Per il francese un tampone positivo al Covid.

12.45: E la lotta per la maglia azzurra? La classifica dei Gpm è guidata da Thibaut Pinot con 40 punti, davanti a Ghebreigzabhier (26 pt.) e Paret-Peintre (22 pt.)

12.30: Grande battaglia per la classifica a punti. Jonathan Milan comanda in maglia ciclamino con 92 punti, segue Kaden Groves a 91. Mads Pedersen più staccato a 56.

12.15: Ricordiamo la classifica generale.

POS.CORRIDORETEAMTEMPO
1 LEKNESSUND AndreasTeam DSM19:06:03
2 EVENEPOEL RemcoSoudal – Quick Step0:28
3 PARET-PEINTRE AurélienAG2R Citroën Team0:30
4 ALMEIDA JoãoUAE Team Emirates1:00
5 ROGLIČ PrimožJumbo-Visma1:12
6 THOMAS GeraintINEOS Grenadiers1:26
7 VLASOV AleksandrBORA – hansgrohe,,
8 SKUJIŅŠ TomsTrek – Segafredo1:29
9 GEOGHEGAN HART TaoINEOS Grenadiers1:30
10 ALBANESE VincenzoEOLO-Kometa1:39

12.00: La partenza ufficiale è fissata alle 12.55.

Il live della 6ª tappa del Giro d’Italia

Sesta tappa del Giro d’Italia 2023 molto mossa e articolata nell’intero percorso caratterizzata da numerosissime curve e saliscendi. Prima parte ad anello attorno al Vesuvio quasi ininterrottamente su strade cittadine con alcuni attraversamenti con ostacoli e tre passaggi a livello. Si scala in seguito il Valico di Chiunzi per scendere sulla costiera Amalfitana che viene percorsa fino a Sorrento. Segue un tratto finale interamente cittadino in un susseguirsi di centri abitati senza soluzione di continuità. Fondo stradale buono con lunghi tratti di pavé in porfido in stato discreto. Finale nella città di Napoli su strade ampie e asfaltate.

Ultimi 3 km con poche curve e una leggera salita su basolato seguita da 2 km perfettamente pianeggianti fino a via Caracciolo. Rettilineo d’arrivo di 900 m su asfalto largo 9 m.

I favoriti

Napoli ha ancora ben impressa nella memoria la vittoria di Thomas De Gendt, arrivata nell’ottava tappa della scorsa edizione, al termine di una lunga fuga. Difficilmente sarà ancora uno dei fuggitivi di giornata ad alzare le braccia al cielo nel capoluogo campano, con il Giro d’Italia 2023 che si prepara ad un altro sprint di gruppo. I favoriti al successo sono innanzitutto coloro che si sono già imposti in volata in questa corsa rosa: Jonathan Milan (Bahrain-Victorious), Michael Matthews (Jayco AlUla), Kaden Groves (BikeExchange). All’appello manca uno degli uomini veloci più attesi e favorito per vestire la maglia ciclamino a Roma: Mads Pedersen (Trek-Segafredo), finora secondo a Melfi e terzo, ieri, a Salerno.

Nello sprint della scorsa frazione si sono visti nelle prime posizioni Alberto Dainese (Team DSM), inizialmente quarto e poi retrocesso in ultima posizione per una manovra rischiosa ai danni di Mark Cavendish (Astana Qazaqstan). Il britannico è salito così in quarta piazza, ma oggi dovrà fare anche i conti con la ferita al ginocchio subita ieri. La tappa odierna vorrà essere occasione di riscatto per Fernando Gaviria (Movistar) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), rimasti intrappolati nelle cadute che hanno spezzato il gruppo prima dell’arrivo di Salerno. Lottano per un posto sul podio anche David Dekker (Arkea-Samsic), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), Arne Marit (Intermarché), Simone Consonni (Cofidis).

Giro d’Italia 2023, 6ª tappa: la città

Giro d'Italia

Napoli è una delle città più popolose d’Italia e ad oggi conta circa un milione di abitanti.

Fin dall’Antichità è stata una città multiculturale, meta ambita da tante popolazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli e ne hanno via via plasmato l’aspetto e la cultura. Passeggiare nel cuore della città antica è un po’ come ripercorrere le diverse tappe della sua storia. Infatti, tra i lunghi e caratteristici vicoli, le architetture delle chiese e antichi palazzi nobiliari, sono evidenti tante stratificazioni che testimoniano di diverse influenze storico-artistiche. Non a caso nel 1995 il Centro storico di Napoli è stato dichiarato dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”.

Tra le strade più famose del centro da percorrere vi è sicuramente Spaccanapoli, una lunga arteria che, vista dall’alto della collina del Vomero, sembra dividere in due il centro antico e poi via San Gregorio Armeno nota per le antiche botteghe artigiane di arte presepiale. Non può mancare una tappa al Duomo dove la cappella del tesoro di S. Gennaro è considerata uno dei capolavori del barocco