L’allarme di Viviani: «Il ciclismo è cambiato, lo sprinter puro scomparirà»

Elia Viviani vince la prima tappa del Tour de la Provence 2022
Elia Viviani vince la prima tappa del Tour de la Provence 2022
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Elia Viviani, velocista della Ineos Grenadiers, ha parlato di come il ciclismo su strada contemporaneo si stia evolvendo e della possibile futura scomparsa del ruolo di velocista puro.

«Il ciclismo di oggi non ha le stesse logiche di quello di qualche anno fa. – ha dichiarato Viviani a Gazzetta dello Sport – I percorsi sono sempre più impegnativi e in ogni momento la corsa può esplodere. Se sei un velocista puro non puoi permetterti di stare semplicemente in scia e di aspettare una tappa piatta».

Le parole del campione del mondo su pista sono chiare: «Il velocista puro scomparirà». Il veronese, che si è recentemente sposato con Elena Cecchini, ci sottolinea un aspetto fondamentale: «Al giorno d’oggi essere un velocista in una squadra con ambizioni di classifica nei grandi Giri è complicato, puoi avere a disposizione solo un compagno che ti aiuta nelle volate finali, mentre tutti gli altri sono a completa disposizione del capitano».

In una recente intervista abbiamo sentito le stesse parole da parte di Sacha Modolo. Sembra che i nostri velocisti italiani, e non solo, viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda.

L’ex campione olimpico ha concluso parlando dei velocisti più forti e di prospettiva nel panorama degli sprinter attuali: «Fabio Jakobsen è il più forte negli ultimi 200 metri, in una volata piatta. Un occhio a Olav Kooij, ha ottenuto degli ottimi risultati quest’anno e penso che potrà solo crescere».