Vuelta di Spagna 2022 / Le pagelle della 19ª tappa: Trek, orologio svizzero. Mas, colpa delle crono

Lo sprint valido per la vittoria della diciannovesima tappa della Vuelta di Spagna 2022. Vince Mads Pedersen, a destra in maglia verde (foto: Unipublic / Sprint Cycling Agency)
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La Vuelta di Spagna 2022 compie un largo anello attorno a Talavera de la Reina, in provincia di Toledo. Talavera è la Faenza di Spagna: le ceramiche artigianali di qui sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’andamento della tappa non è forse all’altezza di tanta maestria, ma – come si dice – siamo alla fine della terza settimana e le energie sono sempre meno. Domani tappa breve, più di 50 km di salita: se qualcuno ha la forza o il coraggio di osare, il giorno è questo.

Mads Pedersen 10 – La squadra si muove come un orologio svizzero e tiene chiusa la corsa (menzione per il nostro Antonio Tiberi, che dopo aver lavorato sodo tutto il giorno, nel finale gli fa anche da ultimo uomo: voto 8), poi ci pensa il danese, numero uno per distacco su questo tipo di arrivi. Primo davanti a Wright e Vermeersch, non proprio i più forti velocisti del gruppo ma questo non è un problema di Pedersen. E’ la vittoria numero 17 in questa stagione per la Trek-Segafredo, ma più della metà (9) portano la firma di Mads, che ottiene a Talavera de la Reina il terzo successo in questa Vuelta di Spagna 2022 (e c’è ancora il traguardo di Madrid che lo aspetta e il numero 27 in carriera. Sempre più assurdo pensare che non sarà al via del Mondiale australiano, fra due settimane.

Remco Evenepoel 9 – Doveva essere una giornata tranquilla, e lo è stata. La strada che porta a Madrid è sempre più breve, gli ostacoli sono sempre meno, il trionfo è vicinissimo. «Domani è l’ultimo giorno», dice lui.

Enric Mas 8 – L’unico che può ancora movimentare la classifica è lo spagnolo. Ma una riflessione si impone: senza le cronometro lo spagnolo sarebbe in maglia rossa, con 13 secondi su Remco. Ayuso sarebbe comunque terzo (a 2’51) e Lopez quarto a 3’50.

Richard Carapaz 7 – Versione inedita del campione olimpico: ha ereditato la maglia a pois dall’abbandono di Jay Vine, e fa uno scattino sul Gpm per prendere i punti. E’ la fotografia della sua Vuelta: ha ottenuto molto, ma non era quello che ci si aspettava da lui. Un voto in più per il lavoro da gregario: lo vediamo più volte tornare all’ammiraglia a rifornirsi di borracce per i suoi compagni.

Fred Wright 5 – Terzo a Bilbao, terzo a Cistierna, quarto a Montilla, quarto a Tomares, secondo a Talavera da la Reina. La prima vittoria da professionista non vuole proprio arrivare. A tutto questo si aggiunge Primoz Roglic, che sul sito della Jumbo-Visma gli dà la colpa della caduta che gli è costata la Vuelta. «E’ stato lui a causare l’incidente, non ho gli occhi dietro la schiena». Brutta giornata.

Carlos Rodriguez 8 – Perché partisse c’è voluto l’ok dei medici, dopo la commozione cerebrale del giorno prima. Quattordicesimo al traguardo, mantiene il quinto posto nella generale.