
Cinque vittorie di tappa, due italiani nella top-ten della classifica generale e diversi giovani di prospettiva che iniziano a farsi spazio. Il bilancio del ciclismo azzurro al Giro d’Italia 2022, nonostante ci siano stati anni migliori, offre alcuni spunti molto interessanti. Se i giovani hanno conquistato i successi intermedi (Dainese, Oldani, Ciccone, Covi e Sobrero), i “vecchietti” hanno dimostrato di essere ancora molto competitivi in classifica generale (4ยฐ Nibali e 8ยฐ Pozzovivo).
I classe 1998: Dainese, Oldani e Covi

Per festeggiare la prima vittoria di un italiano abbiamo dovuto aspettare l’11ยช tappa, quando dalle retrovie รจ apparso un vero e proprio missile capace di superare velocisti come Gaviria, Cavendish, Demare ed Ewan. Alberto Dainese, classe 1998, da piccolo giocava a basket, il suo sport preferito, ma poi la natura ha deciso che si doveva fermare a 1 metro e 76 centimetri, troppo pochi per calcare i campi da gioco. Ecco allora che il nonno lo avvicina alla bicicletta, tanti i pomeriggi passati insieme a guardare insieme il Giro dโItalia. Poco piรน di dieci anni dopo da quei momenti insieme al nonno, ex aviatore con una grande passione per la velocitร (guarda caso), Dainese si prende Reggio Emilia. Grande talento da Under 23, il corridore della Dsm si รจ finalmente sbloccato e adesso รจ pronto a un grande futuro.
Il giorno dopo รจ toccato a Stefano Oldani, altro corridore del ’98 che da dilettante ha fatto scintille, ma che nei primi anni da professionista ha faticato non poco. In Lotto-Soudal non aveva grandissimo spazio, cosรฌ ha deciso di passare all’Alpecin-Fenix di Van der Poel, dove ha avuto modo fin da subito di giocarsi le proprie carte. A Genova si รจ preso una vittoria che vale tanto e che lo sblocca dopo anni d’attesa.
Tra tutti Alessandro Covi รจ probabilmente il corridore di maggior talento. Quest’anno ha giร ottenuto tre vittorie, una delle quali nella tappa piรน dura di questo Giro d’Italia, staccando scalatori molto piรน quotati di lui. Le classiche sembrano alla sua portata, ma dovrร fare i conti con una concorrenza interna spietata. La UAE Team Emirates รจ una squadra ricca di campioni e il Puma di Taino dovrร sgomitare per avere le sue chance. Un corridore come lui perรฒ merita di essere messo al centro di qualsiasi progetto…
La grinta di Ciccone

Non si puรฒ certo dire che il suo Giro d’Italia sia stato da 10, tuttavia la capacitร di reagire e di rialzarsi di Giulio Ciccone non รจ da sottovalutare. ร uscito molto presto di classifica, staccandosi brutalmente sul Blockhaus, ma dopo aver rimesso apposto le idee si รจ gettato all’attacco conquistando la dura tappa di Cogne.
L’etร gioca ancora dalla sua parte. Ha 27 anni e ha ancora molte chance di testarsi in classifica generale. La sfortuna degli scorsi anni e la crisi improvvisa sulla salita abruzzese in questo Giro non gli hanno permesso ancora di mettersi alla prova. Noi siamo sicuri che Ciccone abbia tutte le potenzialitร per fare classifica nelle grandi corse a tappe, pur mantenendo quella grinta e quel coraggio di attaccare che lo hanno sempre contraddistinto.
Matteo Sobrero: non solo le cronometro

Il corridore della BikeExchange si รจ preso la cronometro conclusiva del Giro d’Italia. Un successo condiviso con Marco Pinotti, il responsabile del settore contro il tempo del team australiano. Vincere ed entrare nell’Arena di Verona con il tricolore indosso non ha prezzo, ma siamo sicuri che Sobrero voglia fermarsi qui?
Giร da tempo il piemontese ha dichiarato di voler fare classifica nelle brevi corse a tappe, sfruttando le sue abilitร da crono. Ce la farร ? Lui promette bene…