GIRO D’ITALIA / Le salite di oggi: Scale di Primolano e Muro di Ca’ del Poggio

Muro di Ca' del Poggio
Il cartello che indica l'inizio del Muro di Ca' del Poggio
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SCALE DI PRIMOLANO – Le Scale di Primolano sono balzate proditoriamente alla notorietà dopo la drammatica caduta che nel 1950 costrinse Fausto Coppi, il grande favorito, all’abbandono. Si correva la Vicenza-Bolzano, nona tappa. Lo svizzero Koblet è in maglia rosa e Coppi è quarto a 3’38”. E’ una giornata tranquilla, la salitella di Primolano (due chilometri e mezzo al 4% con quattro tornanti pavé) viene affrontata in scioltezza. Coppi è sulla ruota di Armando Peverelli, gregario di Vito Ortelli nell’Atala-Pirelli, che per evitare un’auto parcheggiata scarta bruscamente. Fausto non riesce ad evitarlo e cade pesantemente. Sviene e resta a lungo a terra. Poi si riprende, si rialza, vuole tornare in sella ma il dolore è forte e lo costringe a prendere la via del ritiro. Sale sull’ammiraglia che lo porta all’ospedale Santa Chiara di Trento. La diagnosi: frattura tripla del bacino. 

Le Scale di Primolano vengono riproposte nell’edizione 2014 del Giro. Al traguardo del GPM transita in testa il belga Tim Wellens. 

MURO DI CA’ DEL POGGIO – Il Muro di Cà del Poggio è una scoperta recente del Giro d’Italia, ma è già stato affrontato ben cinque volte dalla corsa rosa. Nella prima occasione non è stato considerato valido per il Gran premio della montagna. Successivamente ha visto transitare in testa Marcato (2013), il belga De Gendt (2014) e Pozzato (2017). Nell’edizione 2020 la salita del Muro di Cà del Poggio è stata inserita nel percorso della cronometro Conegliano-Valdobbiadene, vinta da Filippo Ganna