Montagne rocciose, villaggi rurali e terre sconfinate. Questo è l’Oman che scopre il ciclismo

Oman
Immagini dalla prima tappe del Tour of Oman 2022 (foto: A.S.O./OmanCycling Association/PaulineBallet)
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Se pensiamo all’Oman, il ciclismo non è certo tra le prime cose che ci vengono alla mente. Eppure quale miglior mezzo se non la bicicletta per scoprire un paese affascinante, ricco di storia e di cultura? Alcune tra le migliori squadre WorldTour sono volate fin qui, nonostante il periodo difficile che il mondo intero sta affrontando, per mettere una firma su un albo d’oro della corsa che vanta nomi importanti come quelli di Cancellara, Nibali o Froome.

L’Oman non è solo Mascate, città che ospita varie sedi di partenza e arrivo della corsa. La capitale del Sultanato è la prima che compare digitando il nome del Paese su Internet. Una città fiorente, che ha saputo sfruttare gli introiti delle risorse naturali per crescere, svilupparsi e godere dei vantaggi della vita moderna.

La modernità qui, a differenza di altri Stati del Medioriente economicamente sviluppato, fa da contraltare alla tradizione e alla cultura del popolo omanita. Passare con i mezzi della corsa al seguito del gruppo tra i villaggi persi nelle montagne rocciose regala momenti unici.

Sorrisi, saluti e applausi a non finire accompagnano la carovana del Tour of Oman in giro per il Paese. Gli occhi dei bambini emozionati e lo sguardo di uomini e donne incuriositi da ciò che sta accadendo nel loro piccolo villaggio. Questo è l’Oman che scopre il ciclismo.