Colleoni, dall’Oman arrivano segnali importanti: «Stavo bene, le gambe giravano come volevo». E la BikeExchange ora è pronta al rinnovo

Colleoni
Kevin Colleoni (BikeExchange) al termine della tappa regina del Tour of Oman con arrivo sulla Green Mountain
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Più volte nella nostra lunga trasferta in Oman abbiamo avuto modo di parlare con Kevin Colleoni. In hotel, prima della partenza, subito dopo gli arrivi di tappa più importanti. Momenti in cui abbiamo potuto vedere il vincitore del Prestigio Bicisport 2020 muoversi con personalità da leader della BikeExchange.

Per il giovane corridore bergamasco la prima stagione tra i professionisti è stata ricca di studio ed esperienza. Ha corso spesso al fianco di Simon Yates e ora è addirittura pronto ad affiancarlo al prossimo Giro d’Italia. Intanto in Oman si è preso in mano la squadra e l’ha portata nella top-ten della classifica generale con tanto di quarto posto di tappa sulla temibile Green Mountain, facendo meglio del favoritissimo Fausto Masnada.

«Mi sentivo bene e ho provato a restare con i migliori il più possibile. – ci ha spiegato Colleoni – Quando la Intermarché ha alzato il ritmo vedevo che in poco tempo il gruppo si era sgretolato. A ogni metro perdeva pezzi. Io non ho esagerato, sono salito del mio passo ma riuscivo a tenere quel passo, poi Hirt ha accelerato ed è andato a vincere. Sono felicissimo della mia prestazione, finalmente un risultato di rilievo in una corsa importante».

Questo quarto posto su una salita così dura come Jabal Al Akhdar mette in luce le grandi doti da scalatore di Colleoni. Tra gli Under 23 qualcosa l’avevamo già visto. I due piazzamenti nelle tappe più impegnative del Giro d’Italia di categoria, così come il piazzamento sul podio della classifica generale della corsa rosa. Ma anche i secondi posti a San Vendemiano e Capodarco, tanto per citarne alcuni.

«Mancano un po’ le vittorie – dice sorridendo Colleoni – però la costanza è sempre stata una dei miei punti di forza. Tra gli Under 23 andavo piuttosto bene e con Milesi abbiamo fatto grandi cose. Ho scelto la BikeExchange perché è una squadra forte, unita, ma che allo stesso tempo ti aspetta. Ti dà tempo per crescere e migliorare, anche di sbagliare. E soprattutto lo spazio necessario per metterti in mostra, senza mai dimenticare i grandi obiettivi di Yates o Matthews».

La stagione di Colleoni verterà inevitabilmente sul Giro d’Italia, dove Simon Yates andrà a caccia un’altra volta della maglia rosa. Ma prima c’è da affrontare il Laigueglia con la maglia azzurra e forse anche la Tirreno-Adriatico. Intanto c’è la notizia del quasi certo rinnovo di contratto con la BikeExchange.