Gli incredibili successi di Salvoldi, il ct più vincente nella storia del ciclismo fatto fuori dalla Federazione: 250 medaglie!

Salvoldi
Edoardo Salvoldi in una foto d'archivio ai campionati europei
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I mondiali su pista di Roubaix chiuderanno la parentesi Dino Salvoldi come commissario tecnico della nazionale femminile strada e pista. La Federazione a guida Dagnoni ha deciso di togliere al ct più vincente della storia del ciclismo azzurro il suo incarico, continuando nella rivoluzione partita quest’estate con l’allontanamento di Cassani dal ritiro di Tokyo.

Un benservito a un uomo entrato nella Federciclismo nel 1994 al fianco di Antonella Bellutti e Dario Broccardo, che ha scalato con competenza le gerarchie fino a diventare il punto di riferimento di tutto il settore femminile, prima da allenatore e preparatore e poi come selezionatore.

I successi sono infiniti. Cinque mondiali vinti dal 2007 su strada, quattro su pista dal 2005, oltre alla costruzione di un movimento multidisciplinare capace di dominare ovunque grazie a ragazze talentuose e ben preparate. In tutto, tra juniores, U23 ed Elite di strada e pista, Salvoldi ha portato alla nazionale italiana 250 medaglie internazionali. Un enormità.

Elisa Balsamo e Dino Salvoldi si abbracciano dopo la conquista del mondiale a Lovanio.

Le ragazze che in questo mondiale si giocheranno le medaglie più importanti, potremmo dire che le ha cresciute lui fin da juniores. Una generazione di giovanissime che hanno conquistato tutto e hanno esordito quest’anno nell’inseguimento a squadre delle Olimpiadi. Un traguardo che mai nessuno aveva raggiunto nella storia. Non dimentichiamo poi l’obiettivo di salire sul podio ai Giochi di Parigi 2024, vero focus del lavoro svolto questi anni. Salvoldi però non sarà presente, fatto fuori così come Cassani dal nuovo corso federale.

Quale sarà il suo futuro? Ancora non si sa, voci parlano di una proposta da commissario tecnico della nazionale uomini juniores. Ma attenzione alle chiamate dall’estero: Cina e Canada sarebbero pronti ad affidargli tutto il settore femminile delle rispettive nazionali.