Per Cassani l’addio alla Federazione ed un futuro tutto da inventare

Cassani
Davide Cassani, ex commissario tecnico della Nazionale italiana
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Al telefono Davide Cassani sembra ancora scosso per la decisione che ha maturato di declinare l’invito a dirigere la società di servizi che il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni gli aveva offerto.

«Si chiude un periodo lungo e molto bello della mia vita e non può non esserci un grande turbamento in me. D’altra parte ringrazio il presidente Dagnoni per l’opportunità offertami, ma soprattutto mi sento di ringraziare la Federazione e tutti quelli che in questi anni mi hanno supportato consentendomi di vivere un’esperienza meravigliosa».

Davide definisce la proposta del presidente “allettante” e racconta di una telefonata “in amicizia” con il presidente nel momento in cui gli ha comunicato la sua decisione. E’ difficile strappargli un tono polemico o una battuta aspra, ma è chiaro a tutti che il modo in cui nel mese di agosto il presidente lo ha allontanato da Tokyo considerandolo improvvisamente un estraneo per il mondo della pista, che lui aveva coordinato e favorito, è alla base di una insanabile rottura che ha molto ferito il tecnico romagnolo.

«Di sicuro nel mio futuro prossimo non c’è nulla – conferma Cassani – avrò il tempo per capire in che direzione muovermi. D’altra parte chi mi conosce sa che non mi spaventa il lavoro e che non mi manca l’entusiasmo, però ho bisogno di sentire gli stimoli giusti e la fiducia di chi mi circonda».

Appare evidente che sarebbe stato difficile per lui, dopo aver costruito e governato da coordinatore la struttura delle squadre nazionali, adeguarsi ad un ruolo marginale in un mondo che lui aveva formato e portato ad eccellenti risultati come hanno dimostrato gli appuntamenti internazionali di quest’anno. Ma, non gli si può strappare nulla di più. Il massimo che concede è: «Mi dispiace molto per la fine di questa esperienza ed anche se sapevo che prima o poi si sarebbe conclusa, mai avrei immaginato questo finale».