EUROPEI 2023 / Sierra: «Un po’ di rammarico c’è. Avrei dovuto seguire Ravbar, ma ho esitato»

Europei 2023
La nazionale italiana juniores in azione agli Europei 2023
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Si è da poco conclusa la prova in linea degli Europei 2023 per la categoria uomini juniores, vinta dallo sloveno Anze Ravbar. L’Italia ci ha provato rimanendo in lotta fino all’ultimo per una medaglia con Juan David Sierra e Andrea Montagner. I due azzurri alla fine hanno chiuso la gara al 6° e 7° posto, non senza qualche rammarico.

Dino Salvoldi, ct della nazionale juniores, si ritiene però molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, anche se non è stato centrato il podio: «Non posso che fare i complimenti ai ragazzi per la buona prova di squadra e la coesione che si è creata tra di loro. Questo vale talvolta anche più del risultato. Dopo aver perso quasi subito Negrente per le cadute, nella fuga più significativa di giornata c’eravamo con Montagner. Nel finale abbiamo messo Sierra, il nostro miglior elemento per questo tipo di arrivo, nella migliore posizione possibile, ma oggi sono stati più bravi i nostri avversari e dobbiamo accettare il risultato senza troppi rimpianti pur essendo stati grandi protagonisti».

A fine gara ha parlato anche David Sierra, miglior azzurro all’arrivo, che non nasconde un po’ di delusione per il podio mancato: «Oggi stavo particolarmente bene. Queste giornate fredde e con il vento sono le mie. Anche se con il ct Salvoldi si parte con l’idea di non avere rammarichi, io qualcuno ce l’ho. Perché quando ha attaccato lo sloveno sull’ultimo pavé ho esitato e non l’ho seguito, come invece avrei dovuto fare. In più in volata sono partito lungo perché pensavo ci fosse un buco dietro. Alla fine la sesta posizione è un buon risultato, ma lascia qualche rammarico».

Mattia Negrente, invece, ha raccontato le due cadute che lo hanno visto coinvolto in corsa: «Giornata terribile con la prima caduta avvenuta ancora prima del secondo passaggio sul Col du Vam, mi si è chiuso l’anteriore e non ho potuto fare nulla. Mentre la seconda è arrivata al quarto giro, dove uno svedese si è toccato con un corridore davanti a lui e, cadendo, la sua bici mi è venuta addosso. Io purtroppo ho spaccato la forcella e sono fino a terra di faccia. Peccato perché ero arrivato agli Europei con una gran gamba e oggi la bici la guidavo davvero bene. Ma questo è il ciclismo e lo si accetta così com’è».

Convincente è stata anche la prova di Andrea Montagner, capace di entrare nella fuga che per larga parte ha condizionato la corsa, chiudendo settimo.