Qhubeka-NextHash, lotta contro il tempo per salvare la squadra. Servono sponsor entro il 15 ottobre

Il team Qhubeka-Assos, attuale Qhubeka-NextHash, alla partenza del Giro del Delfinato (foto: A.S.O./Fabien Boukla)
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Mancano pochissimi giorni al quindici ottobre, data di scadenza per fornire i documenti essenziali all’UCI per il rinnovo della licenza WorldTour, e la Qhubeka-NextHash naviga ancora in cattivissime acque. Sarà una corsa contro il tempo. Si vocifera che Douglas Ryder e i suoi soci stiano trattando con nuovi possibili sponsor per un accordo in extremis.

Ricordiamo che già il mese scorso è stato riferito ai corridori e membri dello staff, anche quelli con un contratto valido nel 2022, di essere liberi di potersi trovare una nuova squadra, essendo la formazione sudafricana a rischio chiusura. Uno dei corridori più importanti del team, il nostro Giacomo Nizzolo, per esempio pare aver già firmato con la Israel StartUp-Nation.

Lars Michaelsen, direttore sportivo della Qhubeka-NextHash ha dichiarato a CyclingNews di essere in contatto con degli sponsor, ma che allo stesso tempo potrebbe non esserci il tempo necessario per concludere l’accordo. «Purtroppo non è come ordinare una torta e andarla a ritirare. Queste cose richiedono molti giorni, settimane se non mesi».

Sembra dunque di rivivere la situazione di fine 2020, ovvero quando l’azienda di abbigliamento Assos è intervenuta all’ultimo minuto finanziando la squadra. Alla vigilia del Tour de France, NextHash è entrato come title sponsor e tutto sembrava essersi risolto. Purtroppo però non è andata così e il rischio che la squadra chiuda i battenti è davvero molto alto.