Qualcuno si aspettava che quando uno strepitoso Alaphilippe è scattato, a 21 chilometri dal traguardo, sul Wijnpers per poi involarsi in solitario sul traguardo di Lovanio Thomas Pidcock potesse rispondere alla sua sparata ma per il britannico non è stato così. Il campione olimpico della mountain bike ha dovuto accontentarsi del sesto posto, accumulando però un bagaglio di esperienza considerevole che gli tornerà utile in occasione delle prossime prove iridate.
L’alfiere della Ineos ha fatto il punto su una gara non facile dove lo spettacolo con è mancato grazie ai belgi che, però, si sono ritrovati vittime della loro stessa condotta di gara garibaldina. «La nazionale belga aveva molte pressioni addosso, era inevitabile giocando in casa e questo, per quanto sia stato di sicuro stimolante, ma ha rappresentato anche motivo di tensione che ha portato van Aert a mancare l’appuntamento con la vittoria che da lui ci si attendeva».
Nonostante non sia salito sul podio, Pidcock si ritiene soddisfatto della sua gara e guarda con fiducia al futuro. «Potevo giocare meglio le mie carte e ottenere qualcosa di più, non lo nego. Però con un parterre del genere non mi lamento e sono soddisfatto della corsa che ho disputato».
