Tom Pidcock non ha alcuna intenzione di fermarsi. Dopo aver corso sul fango del ciclocross questo inverno insieme a Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, il britannico ha fatto il suo debutto in maglia Ineos-Grenadiers anche su strada tra i professionisti, dimostrando fin da subito una grande confidenza.
La vittoria alla Freccia del Brabante e il secondo posto all’Amstel Gold Race lo hanno lanciato tra i grandissimi del movimento internazionale, e a soli 22 anni è uno dei corridori più promettenti tanto per i grandi Giri quanto per le classiche del nord.
Ieri però Pidcock si è cimentato con la Mountain Bike, il suo primo grande amore. A Leukerbad, nel Vallese, il britannico ha partecipato alla prima tappa della Swiss Bike Cup e, indovinate un po’, ne è uscito vincitore. Il suo è davvero un grande talento, ricordiamo che lo scorso anno aveva fatto sua la prova di Coppa del Mondo a Nove Mesto e a Leogang si è laureato campione del mondo della categoria Under 23.
E’ vero, non c’erano i grandi fenomeni della Mountain Bike a dargli fastidio. Mancavano Nino Schurter, Henrique Avancini o Jordan Sarrou. Ma attenzione perché il piccolo Tom è davvero un osso duro e nei prossimi appuntamenti darà filo da torcere a tutti. Non dimentichiamoci che il suo grande obiettivo della stagione è conquistare una medaglia alle Olimpiadi di Tokyo proprio in questa specialità con la maglia della Gran Bretagna.