Tokyo 2020 / Dumoulin, il campione che voleva smettere: «Ma il ciclismo è ancora bello»

Tom Dumoulin, argento olimpico, in conferenza stampa a Tokyo 2020
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La sigla The End era apparsa troppo presto sulle alte frequenze della “Farfalla di Maastricht“. Aveva smesso, se ne era andato dal gruppo e aveva spinto il tasto STOP. Il secondo tempo di Tom Dumoulin è colorato d’argento. Applausi. Lacrime. Scegliete voi l’ordine. Perché per Dumoulin il ciclismo è ancora bello e queste storie continuano ad appassionare tutti i tifosi, ogni volta di più. Sorridente in conferenza stampa, dopo l’abbraccio con l’amico e compagno di squadra, Primoz Roglic: quello per cui ha dato tutto se stesso per vincere il Tour 2020 e con cui oggi ha condiviso una gioia immensa.

Dumoulin e l’Argento a Tokyo 2020: la bellezza del ciclismo

«Non è stato un percorso facile arrivare sin qui – ha sottolineato il campione olandeseDurante l’inverno ero andato in sovrallenamento e mi sono fermato, ma ho deciso di tornare con questo obiettivo. Alla fine è arrivato un argento, ma è rivestito d’oro perché oggi Primoz è stato di un altro pianeta. Salire sul podio è stato speciale, un grande risultato».

Dumoulin ha poi proseguito, enfatizzando e sottolineando il fatto che ora la bici è tornata a pieno titolo al centro dei suoi progetti futuri, collimando anche con impegni extrasportivi e si prefigge di essere protagonista ai prossimi Mondiali in Belgio, in programma dal 19 al 26 settembre, sempre nella prova contro il tempo. Per centrare, chissà, un’altra medaglia e perché no anche qualcosa in più, vista la performance sfoggiata in terra nipponica: «Continuerò ad andare in bici e potete stare certi che mi vedrete ancora in corsa. Non sarà comunque al via della Vuelta a España e mi concentrerò innanzitutto sui Mondiali, con nuovamente la cronometro nel mirino, da preparare insieme ad altri impegni che riguardano il mio percorso di studi. “Ho deciso di continuare in queste settimane – aggiunge – Mi piace molto in questo modo, penso ancora che il ciclismo sia davvero un gran bello sport».