De Marchi è tornato: «Finalmente! Non ne potevo più. La maglia rosa? Una costante nel mio percorso di recupero»

Alessandro De Marchi in maglia rosa al Giro d'Italia 2021
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Alessandro De Marchi ricorderà il Giro d’Italia 2021 con un misto di piacere e dolore. In pochissime tappe, la corsa rosa del Rosso di Buja si è trasformata da un sogno ad occhi aperti ad un incubo, dalla felicità di sfrecciare tra le strade del nostro paese in maglia rosa, alla paura di ritornare nuovamente sotto i ferri dopo la brutta caduta di Bagno di Romagna.

«Non è stato facile. Ero arrabbiato perché ancora una volta dovevo ripartire. Nel 2019 mi ero fatto molto male al Tour de France e mi sono dovuto spremere a fondo per tornare quello di prima. La maglia rosa aveva messo tutto alle spalle, poi di nuovo sono finito a terra».

Ora però il peggio sembra essere passato e Alessandro vuole guardare indietro solo per ricordare le due bellissime tappe in cui si è vestito del simbolo del comando. Due giorni in cui a 35 anni ha vissuto il momento più importante della sua carriera.

«A volte ancora ci penso. Nel mio percorso di recupero la maglia rosa è stata una costante. Pensavo: “Se dopo l’incidente al Tour sono tornato al Giro con quei risultati, cosa mi impedisce di riprovarci?” Così mi motivavo e lavoravo per tornare in sella».

Alessandro De Marchi festeggia la conquista della maglia rosa al Giro d’Italia 2021 (Foto LaPresse)

Oggi si è disputata la prima tappa del Giro di Vallonia, in una terra che in questi giorni sta vivendo molte difficoltà a causa dell’alluvione, e De Marchi c’è. Sessantuno giorni dopo, il Rosso di Buja è tornato in gruppo.

«Non ho ancora recuperato del tutto. Diciamo che i dolori alla spalla si è aggravato perché porto ancora i segni della caduta del 2019. Sono del parere però che l’allenamento sia utile fino a un certo punto: è la gara che ti fa davvero progredire, anche mentalmente».

I giorni successivi alla caduta non sono stati affatto facili. Tra rulli, una seconda operazione e tante ore sul lettino del fisioterapista, Alessandro De Marchi pensava a come riorganizzare la sua stagione, a quando e come sarebbe tornato in corsa.

«La placca alla clavicola è più semplice rispetto a quella precedente. Non ho problemi alle articolazioni, così sono riuscito ad accelerare il riavvicinamento. Non so quali corse farò, forse la Vuelta, anche se tre settimane di gara potrebbero essere un rischio. Magari farò delle gare di una settimana di fine stagione».

De Marchi
Alessandro De Marchi in maglia rosa al Giro d’Italia 2021.

Un pensiero poi, da grande uomo squadra qual è, non poteva andare ai suoi compagni in Giappone. De Marchio a Rio, alle Olimpiadi del 2016 c’era, e come se c’era. Il suo lavoro fu fondamentale per lanciare Nibali

«I ragazzi sono forti e la squadra è unita. Guarderò la corsa da casa con trepidazione ma sono sicuro che gli azzurri non ci deluderanno. Anche io come loro non avrei fatto o concluso il Tour de France, troppo vicino la conclusione di Parigi dalla partenza per il Giappone e il giorno della gara olimpica».