Cos’è successo a Julian Alaphilippe sul Mur-de-Bretagne? Il campione del mondo, vista la spettacolare azione che gli ha consentito di trionfare nella prima frazione del Tour de France, era il favorito numero uno per la vittoria di tappa ieri, ma non è riuscito a tenere il ritmo né di Mathieu Van der Poel né del duo Pogacar–Roglic. Per lui solo un quinto posto a 8″ dall’olandese.
Come ha suggerito ieri Roberto Conti, ex professionista che su quibicisport.it sta analizzando queste prime tappe della Grande Boucle, Alaphilippe potrebbe aver pagato le fatiche del giorno precedente. Conferenze stampa, interviste, antidoping, podio, foto e molto altro potrebbero aver tolto parecchie energie al corridore francese della Deceuninck-QuickStep. Ma sentiamo cos’ha detto lo stesso Alaphilippe al traguardo…
«Oggi c’è qualcuno che è andato più forte di me. Sentivo le gambe davvero pesanti già dal primo passaggio al Mur-de-Bretagne, così ho cercato di “limitare i danni” restando nelle prime posizioni. Sono comunque contento per la maglia verde: ora posso dire di averle indossate tutte per almeno un giorno. La maglia gialla è senza dubbio la più prestigiosa, direi che è magica. Allo stesso tempo però è una grande responsabilità. Il Tour è lungo, ci saranno senza dubbio altre occasioni».
