Giro d’Italia, Alaphilippe: «Che bella la corsa rosa! Mi piacerebbe regalare una tappa ai tifosi italiani»

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Julian Alaphilippe al Giro d'Italia 2024
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Sorride Julian Alaphilippe al traguardo di Prati di Tivo. Ci ha provato ancora una volta, animando un Giro d’Italia che aveva assolutamente bisogno della sua presenza. Il francese regala spettacolo con il suo coraggio e la sua voglia di fare. Il pubblico, infatti, apprezza e non è un caso che il suo nome sia il più gridato dal pubblico alla partenza e all’arrivo di ogni tappa.

«Ricevere questo affetto è incredibile – spiega Alaphilippe – È la mia prima volta al Giro d’Italia e devo dire che mi sto divertendo tantissimo. Il pubblico è caloroso e per quanto posso cerco sempre di ripagare il loro tifo con un sorriso, un autografo, una foto o un saluto. Questo mi fa sentire vivo e mi rende orgoglioso, significa che qualcosa ho lasciato nel ciclismo».

Ma qualcosa deve ancora lasciare. Julian vuole e meriterebbe una vittoria di tappa, anche solo per come sta interpretando ogni giornata alla corsa rosa. Ieri nell’ottava tappa ci ha riprovato, ma lui stesso era consapevole che sarebbe stato molto difficile arrivare fino in fondo.

«Sapevamo che Pogacar e la UAE non avrebbero mai lasciato andare via la fuga – analizza il francese della Soudal-QuickStep – Ci hanno tenuto sempre lì, forse spaventati dai nomi che c’erano all’attacco. Eppure nessuno di noi era in classifica generale. Stanno interpretando il Giro come fanno i campioni, che vogliono sempre vincere. Chapeau a Tadej, chi vince ha sempre ragione».

Forse non era la tappa giusta per un suo attacco visto il duro arrivo a Prati di Tivo. Qualche anno fa avrebbe potuto vincere una tappa simile, ma non parliamo certo dello stesso Alaphilippe.

«Volevo provare comunque – continua Julian – Stare all’attacco mi piace e mi fa bene soprattutto per le prossime tappe. Sicuramente la giornata degli sterrati si adattava di più alle mie caratteristiche e la vittoria è sfumata per un soffio. Solo provandoci, però, posso avere delle possibilità. Magari portavo via un gruppetto con corridori meno di qualità e sarei riuscito a giocarmela meglio».

Tutti però si chiedono come sta realmente Alaphilippe. Il coraggio certo non gli manca, ma gli ultimi mesi non sono stati facili né fisicamente né mentalmente.

«Credo di stare bene – spiega – Sicuramente entrare in fuga e giocarmela fa morale. La partenza di questo Giro è stata solida e le tappe affrontate non sono state certo facili. Spero di migliorare ancora, così da poter vincere una tappa qui e dedicarla ai tifosi italiani».