Al Giro Under 23 anche la Holdsworth-Zappi, il team dove paghi per correre

Zappi
Il team Haldsworth-Zappi si prepara al Giro d'Italia Under 23.
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Tra le tante squadre che prenderanno il via del Giro d’Italia Under 23 c’è anche una formazione molto particolare che prende il nome di un ex-professionista, la Holdsworth-Zappi RT. Flavio Zappi, il fondatore del team, ha corso negli anni ’80 per sole cinque stagioni con la Metauro Mobili prima di allontanarsi per molti anni dal mondo del ciclismo.

A un certo punto, circa vent’anni fa, ha lasciato l’Italia e si è trasferito in Inghilterra dove si è spostato e ha costruito una famiglia. La sua esperienza l’ha comunque voluta trasmettere in un paese che di ciclismo, fino a quel momento, ne sapeva ben poco e che invece ora domina a livello internazionale tanto su pista quanto su strada.

Zappi ha così fondato una squadra Under 23 con il solo obiettivo di far conoscere ai giovani britannici la bicicletta e il mondo delle corse. Ed è lui stesso a spiegarcelo…

«Non avendo sponsor, fin dall’inizio i ragazzi hanno dovuto pagare una quota per entrare a far parte della squadra. Io mi preoccupo di fornire loro tutto il necessario, dalle bici al vestiario, passando ovviamente per un calendario di primissimo ordine. Un po’ come succede in Italia con le scuole-calcio».

E in effetti il calendario del Holdsworth Zappi è davvero di spessore. Non a caso parteciperà tra pochi giorni al Giro d’Italia U23 e nei mesi scorsi si è confrontato con i migliori atleti internazionali in corse come il Trofeo Piva o il Giro del Belvedere. Certo i risultati al momento non sono dei migliori, ma come spiega Zappi c’è tempo per tutto…

«Non aspiriamo a vincere chissà quali corse per ora. Innanzitutto vogliamo dare la possibilità ai ragazzi di confrontarsi con i migliori corridori, permettendo loro di fare un’attività sportiva sana e all’aperto. E’ un investimento sul loro futuro e su una passione. Se sono bravi continuano, altrimenti vanno avanti con la scuola e prenderanno altre strade».

Uno di quei ragazzi che ha avuto la possibilità di correre con il team di Zappi e successivamente è riuscito a passare professionista, è James Knox. Il britannico, attualmente alla Deceuninck-QuickStep, è uno degli scalatori più promettenti del movimento inglese, tanto da riuscire l’anno scorso a chiudere al settimo posto la Tirreno-Adriatico e all’11° la Vuelta di Spagna.

«Sai, in Gran Bretagna non è come in Italia. Qui devi far parte dell’accademia della Federazione se vuoi provare a diventare professionista e non c’è una cultura di base che permette a questi ragazzi di migliorare. Io voglio solo fornire loro quello che ho imparato in tanti anni di sacrifici».