UAE Tour, i segnali: Pogacar già in grande forma. Ganna imbattibile, Nibali e Viviani in crescita

UAE Tour
Tadej Pogacar, vincitore dell'UAE Tour 2021 (foto: LaPresse)
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E’ un Tadej Pogacar in grandissima forma quello che ci ha consegnato l’UAE Tour 2021! In salita è stato semplicemente imbattibile. Primo a Jebel Hafeet, sprintando su Adam Yates, e secondo a Jebel Jais, superato dal solo Jonas Vingegaard, lontanissimo in classifica generale.

Mancano ancora molti mesi al Tour de France, ma i segnali lanciati dallo sloveno sono davvero positivi. Con la condizione che ha in questi primi mesi di stagione non ci sorprenderemmo a vederlo competitivo alla Strade Bianche, dopotutto ha già dimostrato di avere un buon feeling con le classiche e le corse di un giorno. Alla Tirreno-Adriatico sarà poi, senza dubbio, l’uomo da battere.

In ottica classifica generale ottimo anche il debutto in maglia Ineos-Grenadiers per Adam Yates e il ritorno alle corse, dopo un fantastico Giro d’Italia, di Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep).

La sfida tra i velocisti

In ottica volate, il protagonista assoluto dell’UAE Tour è stato Sam Bennett, a dimostrare ancora come il treno della Deceuninck-QuickStep sia stato semplicemente perfetto. A macchiare la corsa dell’irlandese solo la settima e ultima tappa, dove Caleb Ewan è riuscito finalmente a farsi vedere in testa al gruppo dopo un inizio di stagione difficile e anonimo.

Il giovane David Dekker è stato invece la sorpresa di questa edizione della corsa emiratina. Per il ventitreenne olandese della Jumbo-Visma, che ricorda molto il connazionale Dylan Groenewegen, nessuna vittoria, ma una striscia di piazzamenti molto importanti. Due volte secondo e una volta quarto mettendosi dietro corridori del calibro di Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Fernando Gaviria e lo stesso Caleb Ewan.

Gli italiani all’UAE Tour

Gli italiani all’UAE Tour sono stati protagonisti di prestazioni altalenanti. Se infatti alla prima tappa dei ventagli siamo riusciti a restare davanti con Fausto Masnada, Mattia Cattaneo e Damiano Caruso, nelle due tappe in salita siamo stati del tutto inesistenti. I tre, grazie al vantaggio accumulato tra i venti del deserto, hanno mantenuto salda la top-ten in classifica generale, ma non si sono mai visti in testa al gruppo quando la strada è cominciata a salire.

La stella è stata sicuramente Filippo Ganna, vincitore della cronometro individuale di 13 chilometri sull’isola di Al Hudayriat. Ottava vittoria consecutiva per lui nelle prove contro il tempo, a dimostrare ancora che la sua maglia iridata è più che meritata.

Se da Elia Viviani potevamo aspettarci un inizio “a rilento” visti i problemi avuti durante l’inverno, da Giacomo Nizzolo chiedevamo sicuramente di più. E’ stato infatti il veronese il velocista azzurro più competitivo con un quinto, un quarto e un secondo posto. Per il brianzolo della Qhubeka-Assos, campione europeo ed italiano in carica, solo una sesta posizione come risultato migliore. Deve trovare ancora le misure giuste con il suo treno, nel finale infatti era spesso lasciato da solo.

Anche Vincenzo Nibali ha altalenato prestazioni positive ad altre negative. Dai ventagli della prima tappa si è fatto sorprendere perdendo oltre otto minuti da Pogacar e Almeida, dicendo addio a qualsiasi velleità di classifica. A cronometro ha deluso, mentre in salita ha lanciato qualche primo segnale di crescita. L’attacco sul Jebel Jais è stato un test molto importante per il siciliano, ancora alla ricerca della migliore condizione.

Le delusioni: Froome e Gaviria

Tra le delusioni di questo UAE Tour 2021 non possiamo non citare Chris Froome e Fernando Gaviria. Se però il britannico è “scusato” visto il terribile incidente della passata stagione, il colombiano della UAE Team Emirates ha dimostrato ancora una volta di aver perso quello spunto che lo contraddistingueva da più giovane. Mai davvero competitivo, il miglior risultato allo sprint è stato un anonimo quinto posto.