Lefevere un uragano sulla UAE: «Con i soldi dello sceicco è facile prendere i corridori»

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Patrick Lefevere, team manager della Deceuninck QuickStep (foto: Deceuninck QuickStep)
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Lo sceicco logora chi non ce l’ha. Patrick Lefevere è deciso, va all’attacco, autoritario e convinto. Ormai ha innescato il duello a distanza con la UAE Emirates. Prima delle sfide a colpi di pedale, scatti, controscatti e volate, il team manager parla dritto e manda un’altra stoccata alla squadra dello sceicco. Un match senza confini: dal vaccino al mercato, ogni argomento è buono per accendere la miccia e creare dibattito.

Oggi a Sporza il team manager della Deceuninck QuickStep ha aperto il fuoco contro Joxean Matxin. Secondo Lefevere il direttore sportivo spagnolo rappresenta uno dei motivi-cardine dei grandi successi del team emiratino, ma contemporaneamente ha snocciolato un j’accuse nei confronti del suo ex talent scout, reo di aver portato nel roster della UAE Team Emirates atleti scovati con il cospicuo contributo economico del Dream Team belga. Tra questi è compreso anche il gioiello sloveno Tadej Pogačar vincitore del Tour de France 2020. Lefevere con il suo fare sempre molto istrionico, puntiglioso, ma dettagliato ha raccontato che Matxin aveva fatto pressioni per diventare direttore sportivo subito dopo i mondiali di Bergen del 2017, ma a causa dell’offerta di Mauro Giannetti il tutto era andato in fumo.

Lefevere: «La Israel ha comprato troppo e male, la UAE è forte»

Un fiume in piena, chili di rabbia e messaggi poco evangelici da parte di Lefevere: «Sono stato stupido due anni fa. Al mondiale di Bergen, Matxin è venuto da me con la richiesta di diventare direttore sportivo. Giannetti poi mi ha messo ulteriore pressione. Alla fine ho detto “ho guadagnato tanto da te, annullerò il tuo contratto”. Ho dimenticato però di dirgli di stare lontano dai corridori che aveva scoperto con i miei soldi. Tra questi c’erano Tadej Pogacar, il campione del mondo a cronometro U23 Mikkel Bjerg e tanti altri. Non me li sarei potuti permettere tutti, ma è una questione di principio».

Quale squadra ha svolto il miglior CicloMercato del 2020/2021? Ma la Deceuninck-QuickStep ovvio! E le altre? «Noi ci siamo mossi meglio, perché abbiamo tenuto tutti i nostri grandi nomi. Sulla Israel ho le mie riserve, ho la sensazione che abbiano comprato troppo e tutto insieme, senza una visione a lungo termine. Ovviamente anche la UAE è forte sulla carta, ma per loro è facile: Mauro Giannetti deve solo chiamare lo sceicco ed ecco che ci sono i soldi».