Spavento Vendrame, aggredito e preso a pugni da un automobilista: «Inutile parlare di sicurezza se poi mancano il rispetto e l’educazione»

Andrea Vendrame in maglia AG2R (foto:Instagram/Andrea Vendrame)
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Ha dell’incredibile quello che è successo ieri ad Andrea Vendrame. Il trevigiano si stava allenando sulle strade di casa, nella zona di Conegliano, quando è stato vittima di un’improvvisa aggressione da parte di un automobilista.

L’uomo, sulla quarantina, ha sorpreso il portacolori dell’AG2R Citroën prima sfiorandolo a bordo strada e poi scendendo dalla sua vettura per colpirlo con un pugno.

Una violenza incomprensibile

«Erano le 10 e da Santa Lucia stavo pedalando verso Conegliano per poi salire sui colli ad allenarmi» ha spiegato Vendrame a Il Gazzettino.

«Ero sulla mia destra, all’interno della linea bianca, quando una macchina a forte velocità mi ha sfiorato. Di colpo l’automobilista ha bloccato l’auto di grossa cilindrata e mentre stavo transitando, è sceso e mi ha sferrato un pugno in pieno volto».

Vendrame ovviamente non si aspettava un gesto simile. «Una situazione assurda, incredibile. Sono stato preso alla sprovvista. Per fortuna, dopo quella manciata di secondi di stordimento, ho estratto il cellulare e scattato immediatamente delle foto mentre questo signore scappava a forte velocità facendo inversione di marcia e rischiando un frontale». 

Conseguenze

La prontezza e la lucidità di Vendrame nel ricordarsi di immortalare il suo aggressore si riveleranno decisive per rintracciare il colpevole di questo assurdo comportamento.

«Nei prossimi giorni, con tutta la documentazione in mano, andrò dalle forze dell’ordine per fare denuncia. Ho già parlato con del personale che conosco. Hanno già le foto dell’auto che ho scattato e stanno verificando le immagini delle telecamere. Spero si possa risalire all’automobilista». 

A livello fisico invece, le conseguenze per Vedrame potevano essere ben più gravi ma il colpo è comunque arrivato in una zona delicata del volto.

«Sono gonfio nella stessa parte del volto in cui avevo subito gravi danni il 7 aprile 2016: mentre ero in allenamento a Colle Umberto una macchina mi ha tagliato la strada e sono finito con la testa dentro il finestrino. Ho subito numerosi interventi maxillofacciali al Cà Foncello di Treviso e ringrazio ancora i medici per avermi fatto ritrovare un volto. Da quella volta porto sempre la barba lunga per nascondere le profonde cicatrici che solcano la mia guancia destra. […] Non ho più sensibilità dalla bocca lungo la guancia, ma ho sempre avuto la forza d’animo di ripartire». 

L’invito a condividere gli spazi

Vendrame quindi, a margine del racconto della dinamica dell’incidente, ha voluto lanciare un appello importante agli automobilisti ribadendo concetti che dovrebbero essere ormai noti.

«Innanzitutto, chiedo a chiunque abbia assistito alla scena di aiutarmi a rintracciare quel ragazzo sulla quarantina che mi ha parlato in dialetto veneto, a bordo di una Volvo. Agli automobilisti dico: siate corretti con chi si muove in bicicletta. Tutti stiamo lavorando. Sia che io corra da professionista in una squadra di ciclismo sia chi usa la bicicletta per andare in fabbrica o a fare la spesa».

«La strada è di tutti e ci vuole rispetto. Inutile parlare di sicurezza se poi mancano il rispetto e l’educazione».